Eccomi qui dopo tanto tempo a recensire un'altra serie appena completata.
Questa volta sono qui per parlarvi di The 100, serie televisiva statunitense andata in onda per la prima volta l'1 Ottobre 2014 e conclusasi a 6 anni di distanza con l'ultimo episodio il 30 Settembre 2020.
La serie creata da Jason Rothenberg e prodotta da The CW è disponibile anche su Netflix ed è tratta dagli omonimi romanzi di Kass Morgan.
Purtroppo come spesso accade per i prodotti non di proprietà, Netflix pubblica con considerevole ritardo le nuove stagioni e di conseguenza in Italia potremo vedere la sesta stagione il 17 Ottobre 2020 e probabilmente solo nel 2021 la stagione conclusiva.
Il Cast presenta alcuni volti noti nel panorama delle Serie Tv Americane ma ai miei occhi spicca uno su tutti, Herny Ian Cusick, il Desmond di LOST (una delle mie serie preferite), che qui interpreta Marcus Kane.
Ma ora basta con le presentazioni e diamo il voto alla serie che la rivista Rolling Stones inserisce nella classifica delle 40 migliori serie televisive di fantascienza di tutti i tempi.
8Voto KotaWorld.it8Trama9Interpretazione8Effetti7Finale
Inizio subito col dirvi che per quanto mi riguarda rientra tra le 5 serie più belle viste negli ultimi 7-8 anni.
Sono sicuramente un fan del genere ciò nonostante il mio voto non è solo condizionato dai gusti personali ma da un attenta riflessione su alcuni dettagli che vanno al di là del semplice risultato finale della serie.
Ma andiamo per ordine.
La serie si presenta in uno scenario post apocallittico dove l'estinzione della razza umana è stata evitata solo grazie alla creazione di una base spaziale, Arca, nella quale alcune migliaia di persone sono riuscite a rifugiarsi poco prima della devastazione nucleare della terra. Dopo anni di sopravvivenza in orbita, l'imminente esaurimento delle risorse spinge gli abitanti della stazione spaziale ad inviare sulla terra 100 giovani, colpevoli di piccoli reati, per costatare se la terra fosse pronta per il ritorno di tutte le persone rimaste sull'Arca.
Proprio dal numero di giovani mandati sulla terra prende il nome la serie The 100, o perlomeno il romanzo. Effettivamente la serie TV va ben oltre le storie raccontate sui libri della Morgan, evolvendosi in un susseguirsi di scoperte e colpi di scena dove il numero effettivo delle 100 persone inviate ha una valenza che si limita solo ai primi episodi della serie. La casa produttrice The CW però ha saputo ridare valenza a quel numero mettendo in onda esattamente 100 episodi, divisi nelle varie stagioni in gruppi da 13 e da 16. Questi sono i dettagli di cui vi parlavo prima, perchè per fare ciò bisogna avere tanta lungimiranza e progettualità. Da apprezzare anche il fatto che l'ultimo episodio è andato in onda esattamente l'ultimo giorno dei 6 anni di vita della serie, nata come vi ho detto l'1 Ottobre 2014 e finita il 30 Settembre 2020. A questo si aggiunge un episodio pilota presente nell'ultima stagione, che è il preludio per un prequel già annunciato.
Tutte queste "piccolezze" sono cose che vanno fuori dagli effettivi contenuti della serie ma che comunque riescono a sorprendere lo spettatore.
La trama della serie è fantasiosa anche se a volte un pò ripetitiva, proprio perchè i protagonisti continuano a commettere sempre gli stessi gravissimi errori spinti dall'egoismo, dai legami affettivi o dagli ideali di collettività. Spesso guardando la serie ci si trova a domandarsi cosa avremmo fatto noi in quella determinata circostanza, ci si trova ad odiare un personaggio per poi passare dalla sua parte quando pian piano lo si conosce. La seria è un continuo test morale nei nostri confronti, perchè si trattano temi importanti quali amore, collettività, morte, egoismo, brama di potere. Inizialmente risulta un pò "Teen" vista anche l'età dei protagonisti, ma con il passare del tempo i personaggi crescono e con loro anche i comportamenti, i legami e le loro priorità.
Per gli spettatori più empatici la serie può rivelarsi come un viaggio introspettivo con interrogativi importanti e scelte assurde e difficili. A tal riguardo le ultime tre stagioni sono le più significative, perchè gli stessi protagonisti si rendono conto degli errori che hanno commesso e lottano per un cambiamento, non facile da raggiungere. In tutto ciò l'interpretazione del cast è il fiore all'occhiello della serie. Gli attori riescono a trasmettere a pieno i sentimenti e le tribolazioni dei vari personaggi rendendo il tutto ancor più avvolgente.
A corredo di tutto ciò la componente CGI (computer-generated imagery) è ben bilanciata, gli effetti speciali sono di alto livello, sopratutto se paragonati a quelli di molte altre serie TV.
Del finale lascio solo il voto, evitando qualsiasi spoiler. Avrei preferito un'altro tipo di conclusione ma ad ogni modo ne sono rimasto comunque sorpreso.
In definitiva vi consiglio vivamente di guardarla, magari vi consiglierei di non fare maratone perchè rischiereste di stufarvi degli eventi ripetitivi sopratutto della 3ª / 4ª stagione. Nonostante tutto però questa serie ti prende e ti trascina con se verso interrogativi che nella vita di tutti i giorni preferiamo non porci.
Cosa sareste disposti a fare per le persone che amate? fin dove riuscireste a spingervi?
Quanto conta la vostra vita e quanto quella del mondo intero?
Cosa fareste per poter sopravvivere?
Volete delle risposte? provate a guardare The 100
May we meet again