Una lettera d’amore al 1990
Pronti? Via. Partiamo a mille subito con il proverbiale colpo al cerchio, ma vi anticipo che quelle alla botte saranno davvero tante, perché "Showgunners" merita davvero il mio apprezzamento. Dunque quale sarebbe il lato negativo? Beh, l’idea del setting non rappresenta di certo l’originalità fatta videogioco. Futuro distopico, programma televisivo in cui una manciata di criminali viene buttata in un’arena a scannarsi fino a che uno non ne esca vincitore (e possibilmente in libertà) … Una lettera d’amore ai primi anni ’90, quando “Smash T.V.” (se non conoscete, andatevi a fare una cultura, eretici! – disse il boomer) appariva sugli schermi dei Commodore 64.
Fast forward al 2023, “Showgunners” viene sviluppato per PC (acquistabile via Steam al prezzo – in data di recensione – di 28.99€) e rilasciato il 2 Maggio da “Artificer” (anche nota per “Hard West” e “Phantom Doctrine” – che ho giocato, finito ed apprezzato molto entrambi), un team di sviluppatori indipendenti situato in Polonia ed edito dal più noto “Good Shepherd Entertainment”.
Unreal, sia la grafica che i disegni, che il sonoro
Dal punto di vista grafico, "Showgunners" si fa notare con un'estetica cyberpunk ben realizzata. Gli scenari sono decisamente belli e se ci si ferma a osservarne le piccolezze, si nota che il design sia davvero attento al dettaglio. Gli ambienti spaziano da strutture urbane distrutte (richiamo ad una guerra passata?) a paesaggi quasi alieni, a luoghi in cui la tecnologia fa da padrona. Il motore di Unreal Engine è davvero ben utilizzato, con effetti visivi ben fatti: dalle proiezioni delle ombre ad esplosioni spettacolari, illuminazione dinamica e particelle realistiche.
Mi tolgo anche il cappello di fronte ai disegni dei personaggi, realizzati fumettosamente (si può dire? Immagino di si, visto che “petaloso” è una parola) in key arts accattivanti (perlomeno a chi piace questo stile) e senz’altro senza lesinare lavoro su questo fronte. Anche solo la copertina del gioco (l’immagine di apertura di questo articolo) secondo me è davvero fighissima.
Effetti sonori di armi, esplosioni e smembramenti (yeeee, guarda come vola quell’intestino tenue!) non lasceranno sicuramente deluso l’amante dello splatter ed aggiungono una dimensione ulteriore che rendere le azioni ancora più intense (piccolo appunto negativo: le animazioni per uccidere i nemici in corpo a corpo è un po’ blanda e poteva – in effetti – essere resa in maniera più brutale). La colonna sonora di "Showgunners" è un ottimo mix di musica elettronica e metalleggiante (oh, io mi concedo licenze linguistiche eh, se poi non vi sta bene, prendetevela con le persone che dicono “sindaca”, “ingegnero”, “dottrice”…) perfettamente adatto allo scenario ed all’azione del gioco.
Sbudellare i nemici? Un classico…
Per gli amanti dei combattimenti a turni, il gameplay di "Showgunners" rappresenta il vero punto di forza del gioco: un classicone alla XCOM che non delude mai (squadra che vince nun se cambia, si dice a Roma), con i canonici 2 punti azione che consentono movimento normale + fuoco/utilizzo delle abilità dei personaggi oppure movimento con raggio esteso, nonché coperture “piene o parziali” degli ostacoli verso i nemici posizionati in base ai punti cardinali dei personaggi. Le sopra menzionate abilità vengono gestite da un sistema a livelli lineare e comprensibile, il resto lo fanno la scelta di armi ed equipaggiamento e l’influenza degli “sponsor” (essendo in un programma televisivo, giustamente, le kill sono offerte da questa o quella marca), ottenibile e differenziabile tramite gli autografi ai fan, le interviste ai giornalisti e la registrazione di “confessionali” tra un episodio della trasmissione e l’altro.
Le modalità di gioco non sono però variegate: la classica modalità storia, sicuramente avvincente, consta di fasi di gioco di esplorazione in tempo reale con eventuali puzzle per raggiungere certi bonus e fasi di scontri a turni che non sono mai noiosi e caratterizzati da “plot twist” che aggiungono pepe alla battaglia, ed anche se ho visto screenshot di modalità streamer (che non ho provato, ammetto), sarebbe ottimo se ci fossero anche modalità multiplayer competitive che permettessero ai giocatori di sfidarsi online in battaglie di squadra o individuali. L'implementazione di una modalità multiplayer estenderebbe la longevità del gioco (ahimé, piuttosto limitata) e offrirebbe un'esperienza più duratura.
Si tirino le somme!
Ad impostazioni massime, il titolo di Artificer si è dimostrato stabile e privo di problemi tecnici significativi. Il gioco è ottimizzato in modo efficace ed offre una fluidità di gioco costante, tuttavia c’è qualche piccolo bug nella versione da noi provata: personaggi che occasionalmente sparano in direzioni opposte al nemico (il cui effetto è però puramente grafico e non compromette il vero bersaglio del tiro) ed il rallenty della modalità overwatch che a volte viene esasperato (il workaround è semplice: basta attivare l’esecuzione veloce del turno nemico). La gestione delle risorse hardware sembra però ben bilanciata e mi aspetto che il gioco possa correre in modo soddisfacente anche su pc di fascia media. Ultimo ma non ultimo, i controlli sono anch'essi ben concepiti, sia che si tratti di mouse + tastiera, sia di gamepad, cosa non ovvia, visti alcuni orrori che mi son capitati da recensire.
TLDR; Showgunners merita sicuramente una chance. Mollate gli zloty ad Artificer, immergetevi in un futuro distopico e fate esplodere fegati e milze in questo emozionante isometrico a turni che vi terrà incollati allo schermo per poche ma divertenti ore.
8Voto KotaWorld.it9Grafica8Gameplay7Ottimizzazione