Killer Frequency è un thriller in prima persona in cui dovremmo, similmente ad una "escape room", risolvere degli enigmi per aiutare i cittadini di Gallows Creek a scappare da un assassino tornato dalla tomba per portare la sua vendetta sulla cittadina. Sviluppato da Team17, il titolo conferma le capacità della casa di sviluppo di sapersi scegliersi bene i cavalli vincenti.
Siamo nel 1987 e ragazzi, la tecnologia di allora è qualcosa che è difficile da comprendere nel mondo degli smartphone odierno. Ci può venire in soccorso Stranger Things, serie tv di Netflix largamente popolare anche tra le generazioni di primo pelo a ricordarci come si viveva in quegli anni, in cui il Floppy Disk era un'invenzione futuristica para-aliena. E sarà in questo contesto che, calandoci nei panni di un operatore di una stazione radio, dovremo sopperire al numero d'emergenza, il famoso 911, per aiutare delle potenziali vittime tra un disco e una pausa pubblicitaria.
Il prendersi carico del 911 continuando a voler operare la nostra radio diverrà una situazione ai limiti del comico: il distaccamento dalla "realtà" del nostro protagonista, rispetto al terrore che sta vivendo la cittadinanza in balia di un pericoloso criminale è surreale ed è l'aspetto principale che ci ricorda che stiamo solo giocando ad un gioco. Ancor di più quando l'assassino scoccherà i suoi colpi mortali e noi, come manco Jeremy Clarkson sa fare, ce ne usciremo con un "oh no! ...in ogni caso ecco un nuovo pezzo di musica".
Ma l'assissino continua ad aggirarsi e, in attesa della prossima chiamata disperata d'aiuto, potremo assaporare le splendide vibes anni '80 che questo gioco ci trasmette. Peccato solo che i dischi utilizzati siano musiche composte ex-novo e non brani originali presi da quegli anni, occasione sprecata per riportare alla memoria brani come "Maniac" o "Sweet Dreams" (ma si sa, i diritti e le royalties costano).
Riusciremo noi, Forest Nash, famoso conduttore radiofonico caduto in disgrazia, e la nostra aiutante Peggy, giovane radiofonista che vuole seguire le nostro orme, a essere la guida che Gallows cerca in difesa dal "Fischiatore"? Riuscirà la Polizia ad arrivare in soccorso? Quante persone riusciremo a salvare dalla sua macabra vendetta?
Se di per sé il gioco si annuncia come un horror, alla prova dei fatti non lo è proprio: l'atmosfera in cui saremo catapultati sarà sì di alta tensione e di timore ma priva tuttavia di quegli elementi che lo facciano diventare un gioco di tale genere. L'unica sequenza "horror" sarà infatti quella iniziale di tutorial, ma dopo, se non faremo caso alla musichetta di sottofondo, non avremo alcuna ansia nel proseguire il gioco, rimanendo alienati dallo scorrere del sangue ad opera del killer.
Il gameplay si caratterizzerà nel risolvere degli indovinelli, resi più scottanti dall'assenza di secondi tentativi: avremo tante singole occasioni per poter percorre la strada giusta e se la sbaglieremo o se faremo scorrere troppo tempo, una vita innocente verrà spezzata. Tutti gli indovinelli saranno ambientali, la loro risoluzione risiederà nascosta nella staziona radio in cui ci troviamo, vuoi per trovare una rivista o per chiedere soccorso al locale ospedale. Vista acuta e buona memoria ci permetteranno di chiudere sempre di più il cerchio attorno al nostro misterioso nemico e poterlo infine sconfiggere.
Divertente il dover gestire l'aspetto della stazione radio che, tralasciando il contrasto con la situazione di tensione in atto, come detto prima, è una stupenda trovata che dà molto carattere a questo titolo.
Graficamente la scelta stilistica è azzeccata. Non è una grafica che rimarrà impressa nella memoria, ma è una grafica che funziona, ed è questo che importa davvero in un gioco. Una grafica senza pretese che restituisce armonia al gameplay. Il framerate non ha cadute drammatiche e si mantiene stabile, la scelta di utilizzare come motore grafico Unity permette una buona interazione e fisica degli oggetti.
Killer Frequency è un nuovo titolo che non delude, come ormai Team 17 ci ha abituato. In un periodo di grandi delusioni da parte di storiche case, questo ingegnoso thriller riesce sempre a stare sul pezzo giocando il proprio successo su titoli Indie che riescono a manifestare il proprio carattere. Il vero lato negativo è che, proprio a causa della sua natura, non si presta alla rigiocabilità, ma poco male. L'idea di farci rivivere gli anni '80 all'interno di una sala radio e di dover risolvere enigmi sempre più complessi ci ha conquistati con la sua capacità di discostarsi dalla concorrenza. L'aspetto horror assente può deludere chi non ha letto una recensione prima di acquistarlo ma avvicinerà sicuramente tutto il pubblico appassionato di Escape Room e di giochi fatti bene.
7.3Voto KotaWorld.it7.5Design7.5Gameplay7Storia