Prefazione
Io e "il Bardo" (nome del recensore di questo gioco) siamo enormi consumatori di giochi strategici a turni ed avendo adorato il lavoro precedente a Miasma Chronicles, non potevamo che essere interessati a recensirlo. Quando ho parlato al Bardo che avrei avuto tale possibilità, egli mi ha chiesto se invece non avrebbe potuto farlo lui. Con il benestare dei KotA, ecco a voi l'articolo:
Salve, intrepidi avventurieri! Oggi intraprendiamo un emozionante viaggio attraverso nel regno mistico e futuristico di "Miasma Chronicles", una creazione degli stimati sviluppatori “The Bearded Ladies” (aka “Le Signore Barbute”). Se avete già letto quest’ultimo nome da qualche parte, probabilmente avrete giocato a “Mutant Year Zero” – suo predecessore che ha stabilito la base per quanto riguarda le meccaniche di gioco che ritroveremo giocando a “Miasma”.
Gli sviluppatori si sono già mostrati in grado di offrirci una interessante narrazione e una decente esperienza di gioco di ruolo con i titoli precedenti. Ora, con “Miasma”, ci invitano ad andare avanti e ad affrontare un mondo più complesso con un’identità diversa ma sempre nello stesso stile che amiamo: una storia in un mondo post-apocalittico che combina elementi di esplorazione con combattimento strategico a turni.
Mentre entriamo in questo universo affascinante, una domanda rimane nelle nostre menti: "Miasma Chronicles" potrà essere all'altezza della brillantezza di "Mutant Year Zero" o creerà un percorso tutto suo, carico di potenziale e incanto?
L’Ambientazione e la Storia
Al centro di "Miasma Chronicles" si trova un regno che attira gli avventurieri con i suoi allettanti misteri e l'oscurità incombente su un'America dilaniata da una forza chiamata Miasma (ma va?!). Questa forza sinistra minaccia di proiettare la sua ombra su ogni angolo della Terra, intrappolandola in un'oscurità eterna.
Il mondo di "Miasma Chronicles" è un arazzo artistico in cui tutto è in movimento ma, allo stesso tempo, tutto sembra morto e immobile. Rovine di edifici, paludi eteree, città abbandonate, vengono animate dall’oscuro Miasma che tutto ricopre e tutto circonda. È in questo scenario che Elvis, il giovane protagonista, si sforza di svelare l'enigma del misterioso passato di sua madre attraverso un guanto da lei donatogli che gli permette di controllare le forze dietro il Miasma. Ad accompagnare Elvis in questo infido viaggio c'è un gruppo eterogeneo di compagni che vengono presentati con proprie abilità e sinergie, sfruttando le quali dovrete esplorare, risolvere puzzles, e trovare strategie in modo da sconfiggere nel modo migliore i nemici.
Principali Meccaniche di Gioco
Come già accennato, il gioco combina storia ed esplorazione con combattimenti a turni. Man mano che si va avanti con la trama, i giocatori vengono a confrontarsi con situazioni che richiedono un decente livello di pensiero strategico e gestione delle risorse. Per fare un esempio, il ripristino della vitalità nel gioco è limitato. Ci si può curare solo dopo ogni scontro per una piccola percentuale (dipendentemente dal livello di difficoltà scelto), tramite oggetti nell’inventario (che vanno comprati o ottenuto attraverso l’esplorazione) e level-ups. Questo potrebbe rendere l’esperienza di gioco frustrante poiché tutto il denaro ottenuto verrà speso per comprare oggetti di cura (scordatevi di andare in città a comprare l’ultimo modello di armi – non ve lo potrete permettere specialmente se avete scelto una difficoltà alta).
Per questo motivo, dovrete far ampio utilizzo delle meccaniche di “stealth” con le quali potrete aggirare i nemici per esplorare indisturbati ma non solo. “Miasma” nel complesso segue le stesse regole di stealth e combattimento a turni che avevamo trovato precedentemente in “Mutant Year Zero” che forzano la mano in una principale strategia: eliminare gli avversari isolati di basso livello e poi ingaggiare i nemici più forti fiancheggiandoli.
Il sistema a livelli permette a Elvis e ai personaggi della storia di personalizzare la propria strategia e trovare sinergie interessanti. Anche se le abilità da scegliere non sono molte, e limitate ad alcuni effetti soltanto, il sistema permette di allocare e rimuovere punti abilità come si preferisce. Non sono personalmente un fan del micro-managing, ma questo permette di avere una strategia differente per ogni combattimento. Una scelta pessima però è stata quella di implementare un sistema di “cooldown” delle abilità che non viene resettato a fine combattimento ma che va a pesare sullo scontro successivo. A mio avviso, questo meccanismo incoraggia il giocatore ad attuare tattiche “burine” (in romanesco) e terminare i turni con un solo mostro rimasto sulla mappa fino a quando i cooldowns non tornano a 0.
I Problemi
Anche se "Miasma Chronicles" intrappola i giocatori con la sua premessa intrigante e la compagnia di rane mutanti, non è privo di imperfezioni (per metterla nel modo più positivo possibile). I dialoghi, un canale di immersione fondamentale nei giochi di ruolo, a volte non riescono ad affascinare i giocatori con la loro scrittura poco brillante e gli scambi poco ispirati. Penso che in qualunque gioco di ruolo i giocatori desiderino conversazioni più coinvolgenti di: “Questo guanto è molto potente e molto misterioso. Me lo ha dato mia mamma” “Eh si`, è proprio così” per continuare a giocare.
In questo modo, purtroppo, il mondo incantato perde parte del suo splendore, lasciando il giocatore a chiedersi se la sceneggiatura avrebbe potuto avere più peso e risonanza emotiva. I compagni non danno profondità alla narrazione e la loro presenza ha un impatto molto relativo sul gameplay. Il potenziale per interazioni significative e sviluppo del personaggio non è pienamente realizzato, lasciando i compagni sottoutilizzati e in qualche modo disconnessi dal nucleo dell'avventura.
Il sistema di viaggio veloce, pubblicizzato come mezzo per semplificare l'esplorazione, si rivela deludente, risultando spesso in un viaggio faticoso che interrompe il ritmo del gioco. Nonostante i paesaggi maestosi, il tempo di viaggio prolungato può sminuire l'impegno generale, lasciando i giocatori desiderosi di un'esperienza più fluida.
I sistemi stealth e health (pun intended), intesi ad aggiungere profondità e immersione al gameplay, suscitano reazioni contrastanti da parte dei giocatori a causa della loro esecuzione incoerente. Tali aspetti, pur essendo parte integrante dell'esperienza, richiedono una messa a punto per ottenere un'integrazione perfetta, prevenendo potenziali intoppi nell'immersione del giocatore.
Nonostante la sua ambientazione incantevole, il gioco fatica a liberarsi dalle ombre dei suoi predecessori. Sebbene possieda il suo fascino, la mancanza di innovazioni significative può renderlo reminiscenza dei titoli precedenti. Tendenzialmente, c’è stato poco e niente che non sia cambiato da “Mutant Year Zero” (anzi, a dir la verità mi piacevano più quei personaggi). Il combattimento a turni può diventare gradualmente monotono col passare del tempo se non supportato da situazioni (anche tatticamente) diverse ed interessanti.
Nella mia esperienza, l’intelligenza artificiale è relativamente facile da neutralizzare ripetendo poche semplici strategie (non dico quali) che effettivamente diminuiscono il brivido da combattimento. In un regno pieno di poteri mistici, mutanti e pericolo, le battaglie dovrebbero offrire un senso di inflessibile eccitazione e risultati imprevedibili. Questo aspetto, sfortunatamente, non è all'altezza del suo potenziale per offrire schermaglie davvero accattivanti.
“(Dis)Honorable Mentions”: I Bugs e il Prezzo
Purtroppo, "Miasma Chronicles" è rovinato dalla presenza di bug che sono stati una vera spina nel fianco e mi hanno fatto smettere di giocare. Il primo dei tanti bugs che ho trovato (dopo circa 8 ore di gioco) non mi ha permesso di continuare poiché mancavano delle linee di dialogo con uno dei personaggi principali della storia. Ho dovuto attendere che, dopo all’incirca 3 settimane, gli sviluppatori aggiornassero il gioco risolvendo quel bug (ma non altri).
Ignorando bugs minori, ho smesso di giocare quando uno dei miei personaggi ha lanciato una granata in grado di spingere i nemici in una direzione, e l’avversario invece di cadere da un tetto era sospeso in aria e mi sparava. Tutto questo in una partita “Ironman” in cui un solo salvataggio è ammesso (quello del turno precedente).
Insieme a un prezzo relativamente alto al momento del rilascio (adesso, dopo diverse settimane dal rilascio, è ancora a 50 € su Steam), questi inconvenienti possono far riflettere i potenziali giocatori, contemplando se "Miasma Chronicles" sia una degna aggiunta alla loro libreria di giochi di ruolo strategici. Mentre affrontiamo le prove e le tribolazioni di questo affascinante regno, diventa chiaro che "Miasma Chronicles" è un'arma a doppio taglio, che tesse una trama potenzialmente incantevole mentre è alle prese con le proprie, non trascurabili, imperfezioni.
L’ ”Abstract” del Bardo
"Miasma Chronicles" intreccia una storia di esplorazione e pericolo in un mondo post-apocalittico avvolto da un misterioso miasma. Il gioco combina una narrazione coinvolgente con combattimenti strategici a turni. Mentre i giocatori seguono il protagonista Elvis in una ricerca per svelare il passato di sua madre, attraversano un regno meravigliosamente realizzato, accompagnati da compagni unici. Nonostante il suo fascino, il gioco deve affrontare grossi difetti, inclusi dialoghi poco brillanti, interazioni con i compagni sottoutilizzate e bug che rompono il gioco. Sebbene "Miasma Chronicles" mostri il potenziale, non riesce a diventare un capolavoro di gioco di ruolo definitivo.
5.7Voto KotaWorld.it9Grafica5Gameplay3Ottimizzazione