GRAVIATORS è un gioco di sport in arena a squadre nello spazio!
Competi contro gli amici in arene simili a flipper
Usa la gravità speciale e le abilità di scudo delle tue capsule spaziali per controllare e sparare la palla e segnare punti sulla porta nemica.
Partecipa a molteplici modalità di gioco e arene con un gameplay emozionante!
(Negozio Steam - Tradotto)
Nato dalla mente di Couch in the Woods, una piccola realtà portata avanti da Markus Weiß e Robert Döhler, Graviators si propone al lancio come un arcade sport capace nella sua grande semplicità di "gravitazionare" l'attenzione del videogiocatore.
Noi di KotaWorld.it l'abbiamo provato e siamo pronti a raccontarvi la nostra visione.
La Storia
Come in altri arcade è facile trovarsi in questa situazione. Non è presente nessun contesto "storico" o piccola introduzione all'ambientazione. Siamo nel futuro ed un semplicissimo alieno sembra istruirci rapidamente al tutorial del gioco stesso. Data la semplicità "strutturale" del gioco non ci aspettavamo uno sviluppo in questo ambito e personalmente, se abbiamo capito l'intenzione degli devs, non ci sarà l'intenzione di dare più forma in questo campo. Siamo dell'idea che si potesse comunque dare una piccola cornice, magari pensando ad una lotta tra fazioni nemiche o magari una competizione tra piloti di astronavi.
Il Gameplay
Partiamo dai comandi e da subito notiamo che sono perfettamente configurati per l'utilizzo del controller. Il tutto è volutamente pensato per essere user-friendly dal primissimo contatto e sviluppato nell'ottica di essere un gioco "leggero da giocare con i tuoi amici durante una serata di gioco... giocandolo sul divano" (Negozio Steam). Si caratterizza di tre comandi principali: campo gravitazionale, scudo e boost. Con un pizzico di manualità sarà semplicissimo entrare nelle meccaniche di gioco ed iniziare velocemente a giocare.
È possibile sfruttare il campo gravitazionale per lanciare la palla, deviarla dal suo percorso, simulare una manovra o farla ruotare attorno alla propria navicella. Utilizzando lo scudo si deflette rapidamente la palla nella direzione desiderata, per allontanare la palla dall'avversario, per impedire o segnare un goal o semplicemente per spingere via qualsiasi cosa sul nostroo cammino. Con il boost si effettua uno scatto per ricevere una spinta extra in avanti, garantendoci magari una posizione favorevole rispetto al nostro avversario.
L'acceleratore della navicella è però sempre attivo, senza alcuna possibilità di regolare manualmente la velocità, permettendo quindi solamente di direzionarsi nell'arena di gioco. Questo aspetto, davvero fastidioso, è un handicap enorme per il gameplay stesso. Comprendiamo l'intenzionalità di creare un gioco dinamico, ma a nostro avviso impedire di poter gestire un aspetto fondamentale come l'acceleratore smorza completamente il potenziale talento del videogiocatore.
Passiamo a parlare delle modalità di gioco che sono attualmente tre: Versus Arena, Planery Arena e Meteor Shower. La prima modalità è il classico Pong degli anni '70, dove ci si può sfidare in un ambientazione spaziale; Planetary Arena invece ci offre un specie di soccer spaziale dove due buchi neri rappresentano le rispettive porte; Meteor Shower ha invece preso spunto dalle meccaniche di Space Invaders del 1979, consentendo ai players di collaborare per distruggere una pioggia di asteroidi che sta cadendo verticalmente sullo schermo.
Abbiamo apprezzato come queste tre modalità siano giocabili in 1v1, 2v2, e Coop. E' altresì possibile strutturare dei bots con una simpatica predisposizione alla "machine-learned AI" che dà quella "piccantezza" alla banalità degli avversari gestiti dal computer.
La Grafica
Un gioco che basa la sua stessa idea nella semplicità e leggerezza non poteva aver dedicato grandi o particolari attenzioni alla grafica. Semplice, forse ogni tanto anche troppo, e con una gestione di HUD e Menu esageratamente arcade. La sensazione al tatto è subito di un gioco che possa essere classificato come gioco mobile. Questo ci ha lasciato notevolmente con l'amaro in bocca e ci ha concesso di definirlo veramente un gioco "leggero" e da un valore economico decisamente limitato.
Di tutt'altro canto è invece il comparto sonoro. Diretto da Marco "Pharsec" Lehmann, offre un'immersione stupenda nel contesto di gioco. A lui vanno i nostri più sinceri complimenti per un lavoro che veramente ci ha colpito notevolmente e di superficiale non ha assolutamente nulla. Vi lasciamo il link al boundle di canzoni della Soundtrack su Steam.
In conclusione
GRAVIATORS si propone come un casual arcade E-sport game, rivolto specialmente a chi non vuole try-hardare troppo ed a tutta quella fetta di utenza che vuole avere un "party game" arcade e sportivo. Studenti e giovani sono il principale target di questo titolo che vuole porsi come competitor di giochi importanti quali Rocket League, VideoBall e World Soccer Striker del 1991. Riteniamo però che per competere con dei colossi così grandi vada impolpata molta più sostanza e fatta una scelta chiara. Mobile game o PC game? In uno sviluppo attualmente così immaturo tende a presentarsi come "ne carne ne pesce" e rischiando di focalizzare l'attenzione dei videogiocatori su aspetti non amati dalle due categorie di community.
Questo gioco ha potenziale? Moltissimo ed il duo devs di Couch in the Woods vogliono farcene comprendere l'intenzionalità. Va quindi considerato come un lancio di un prodotto che debba attirare l'attenzione delle casi di development più grandi per progettare uno sviluppo sostanzioso e più strutturato di GRAVIATORS. Personalmente consideriamo l'attuale presso di 9,99€ (STEAM) non completamente giustificato e ne consigliamo l'acquisto solo se particolarmente attratti o intenzionati a sostenere il lavoro di Markus Weiß e Robert Döhler.
6.2Voto KotaWorld.it6Grafica6Gameplay6.5Ottimizzazione