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Dog Man: Mission Impawsible - La Recensione (PC)

L'universo di Dog Man, spin-off del fumetto nato dalla mente di Dav Pilkey, Capitan Mutanda, approda nel mondo videoludico con Dog Man: Mission Impawsible, un platform 2D con elementi puzzle sviluppato da Floor 84 Games e pubblicato da Mindscape. Con un’estetica che richiama fedelmente lo stile dei fumetti, il titolo si rivolge principalmente ai fan più giovani e agli appassionati della serie. Tuttavia, nonostante l’apparenza promettente, il gioco lascia emergere diversi problemi che ne compromettono la qualità complessiva.

Un’avventura poco ispirata

In Mission Impawsible, Dog Man e i suoi compagni, Li’l Petey e 80-HD, si uniscono nei panni dei Supa Buddies per affrontare il malvagio Piggy e la sua banda di F.L.E.A.S. Il loro obiettivo è recuperare la chiave della città, che è stata rubata e usata per liberare pericolosi criminali dalle prigioni. Nonostante l’ambientazione e i personaggi siano tratti dall’universo di Dav Pilkey, la trama risulta piuttosto generica e manca del caratteristico umorismo nonsense che contraddistingue i fumetti, lasciando il giocatore con una narrazione che funge più da pretesto per il gameplay che da elemento centrale.

Dal punto di vista del gameplay, Mission Impawsible si presenta come un classico platform 2D con elementi puzzle, articolato in 50 livelli distribuiti su cinque mondi. Ogni livello prevede l’uso delle abilità specifiche dei tre protagonisti: Dog Man può scavare per scoprire percorsi nascosti o accedere a nuove aree, Li’l Petey può attraversare spazi stretti e hackerare oggetti per sbloccare blocchi e piattaforme, mentre 80-HD è in grado di spostare oggetti pesanti e compiere salti più lunghi. Queste abilità, sebbene in teoria promettenti, si limitano a situazioni ripetitive che costringono il giocatore a cambiare personaggio solo per superare ostacoli progettati specificamente per ognuno di loro.

I livelli, nonostante la varietà di ambientazioni, tendono a essere troppo lunghi e spesso sembrano allungati artificialmente con sezioni prive di reale contenuto. Anche i puzzle, che dovrebbero spezzare la monotonia, risultano semplicistici e privi di inventiva, limitandosi principalmente a spostare blocchi o attivare interruttori. L'aggiunta di collezionabili come ossa e distintivi, pur offrendo una sfida opzionale, non riesce a rendere l’esperienza più coinvolgente, dato che spesso sono posizionati in aree facilmente accessibili, privando il giocatore di una vera sensazione di scoperta.

Inoltre, il ritmo del gioco è lento e privo di dinamismo: le animazioni rigide dei personaggi e la sensazione di pesantezza nei movimenti contribuiscono a rendere l’intera esperienza poco fluida e, a tratti, frustrante. Anche i boss, presenti alla fine di ogni mondo, non riescono a risollevare il livello di sfida, con combattimenti semplici e accompagnati da istruzioni che spiegano esattamente come sconfiggerli, riducendo ulteriormente l’impatto emozionale di questi scontri.

Fedeltà artistica, audio trascurato

Uno dei punti di forza di Dog Man: Mission Impawsible è senza dubbio l'art-style, che riproduce fedelmente l’estetica dei fumetti di Dav Pilkey, regalando personaggi colorati e ambientazioni vivaci che sembrano uscire direttamente dalle pagine delle sue opere. I dettagli sono curati e riescono a catturare l’essenza del mondo di Dog Man, creando un’atmosfera visivamente appagante per i fan della serie.

Tuttavia, questa cura visiva non si riflette nelle animazioni, che risultano rigide e prive della fluidità necessaria per un platform. La mancanza di dinamicità nei movimenti dei personaggi e la ripetitività delle pose tolgono energia e vivacità a un gioco che dovrebbe trasmettere lo spirito frenetico e caotico dei fumetti da cui è tratto.

Il comparto sonoro, invece, lascia decisamente a desiderare. La colonna sonora è monotona e poco ispirata, con brani che si ripetono ciclicamente e che, dopo poche ore di gioco, diventano fastidiosi. Gli effetti sonori sono limitati e poco incisivi, contribuendo a un’esperienza uditiva piatta e priva di coinvolgimento. La mancanza di varietà sia nelle tracce musicali che nei suoni ambientali priva il gioco di quel “tocco magico” che potrebbe renderlo più immersivo e memorabile.

In conclusione

Dog Man: Mission Impawsible è un titolo che, nonostante la fedeltà visiva al materiale originale, fatica a offrire un’esperienza coinvolgente e memorabile. Il gameplay ripetitivo, i puzzle poco stimolanti e una trama priva del tipico spirito anarchico dei fumetti lo rendono un gioco adatto solo ai fan più giovani e meno esigenti. Con un prezzo non proprio contenuto (nientepopodimeno che 39,99€), è difficile consigliarlo rispetto a titoli platform di maggior qualità disponibili sul mercato.