Torna il caldo e torna la voglia di dedicarmi molto più alla visione di qualche film o serie TV piuttosto che sudare dietro ai titoli gaming più impegnativi, ed è quindi il momento di dirvi la mia su Fast & Furious 10, noto anche come Fast X.
Sembra ormai superfluo dirlo, ma ormai la saga di F&F, che compie il 22° anno d'età, è distante anni luce dalla realtà. Sono passati da tempo i giorni in cui Dominic Toretto e company rubavano DVD illegali. Ora la serie è diventata un misto tra film d'azione alla "Mission Impossible" e film di supereroi alla Marvel Studios.
5.8Voto KotaWorld.it4Trama5Interpretazione6Effetti8Soundtrack
In questo decimo capitolo però probabilmente si è provato a portare il tutto ad un livello superiore, anche se la sensazione iniziale è quella che questa volta la produzione abbia fatto il passo più lungo della gamba.
Senza lo sceneggiatore di lunga data Chris Morgan né i veterani della serie come Justin Lin, Vin Diesel ha pieni poteri e prova portare un tocco di seriosità in Fast X con l'aiuto del regista di Transporter, Louis Leterrier.
Il risultato è un blockbuster assurdo e disorganico che sembra andare oltre i limiti della realtà anche per un titolo come Fast & Furious. Nella prima mezz'ora un'accozzaglia di flashback e commemorazioni senza un filo logico hanno ancor più accentuato le differenze sostanziali con i primi capitoli della serie fino a far diventere Fast & Furious 10 una parodia di se stesso.
Fast X ci riporta indietro di 10 anni agli eventi di Fast & Furious 5 e alla sequenza di inseguimento che ha cambiato il corso della serie: l'epica rapina alla banca con cassaforte gigante scardinata e trascinata in giro per la città. Intercalate con le riprese del film del 2011, ci sono scene ricreate, in cui viene introdotto il nuovo villain : Dante (Jason Momoa), il figlio del signore della droga Hernan Reyes, morto proprio durante quell'inseguimento
L'approccio stranamente serioso di Fast X potrebbe essere accettabile se ogni sottotrama non riducesse i personaggi a versioni di loro stessi alla Looney Tunes. La squadra B, composta da Roman, Tej, Ramsey e Han, passa gran parte del film a girovagare per Londra e a cacciarsi nei guai. Letty è costretta a stringere un'alleanza con Cipher in prigione con uno sviluppo ben poco convincente. Jakob ha il compito di proteggere il figlio di Dom, Brian, in una sottotrama che oscilla tra il comico e l'azione. Infine, Mia che dopo una scena di combattimento scompare...(#nosense)
Con le sue molteplici sottotrame slegate, Fast X sembra essere composto da quattro film in uno, ognuno con un tono completamente diverso. Il problema di Fast X è che deve introdurre nuovi personaggi e forzare diversi sorprendenti cameo per arrivare al gran finale. Sebbene i debuttanti nella serie come Brie Larson e Daniela Melchior abbiano poco spazio per brillare, il nuovo cattivo di Fast X, Dante, compensa ampiamente.
Dante di Momoa è forse l'unica novità azzeccata; alla scrittura del personaggio che ricorda nei tratti psichici l'ultimo Joker, l'attore alterna movenze alla Jack Sparrow. Personalmente non l'ho amato e non amo Momoa in generale, ma rispetto al resto del cast mette in scena una prestazione nettamente superiore.
Per il resto tengono ancora banco le acrobazie selvagge e incredibili degne di un decimo film di Fast & Furious, con scene che vanno da lanci dall'aereo a bordo di un "kayak" volante, a una Dodge Charger che trascina via due Elicotteri, passando per una run tra le strade di Roma molto simile ad una partita di Rocket League, dove una macchina insegue una palla gigante.
Ma in qualche modo, in mezzo a tutta questa follia, Fast X perde l'energia contagiosa che ha fatto della serie una pietra miliare dei film d'azione. Nonostante tutti i tipici ingredienti , l'abbondanza di auto e la musica ad alto volume, Fast X non riesce a catturare con la stessa magia che ha reso i primi film così iconici. Sia che si tratti dell'eccessivo spazio dato a Dom o dell'inserimento forzato di personaggi per espandere l'universo della saga, Fast X viene fuori come un film che ha perso di vista ciò che ha reso la serie un fenomeno culturale.
Tra le note positive, senza spoilerare nulla, c'è sicuramente la scena post credit che rende a tutti gli effetti Fast X esclusivamente un titolo di mezzo, mal realizzato, ma che serve esclusivamente a preparare lo spettatore al gran finale!
Invece di un ultimo giro di pista spettacolare, Fast X è solo un altro pit stop nella corsa infinita di Fast & Furious.