Censorship strikes again!
Viviamo nell'epoca che può probabilmente definirsi come la più libera che l'umanità abbia mai vissuto, eppure questo non vale per tutti i 7,5 miliardi di persone che popolano il pianeta, tutt'altro. Dal cinema alla musica, passando dalla stampa, ai tg fino ai videogiochi, nulla sfugge alle cesoie della censura, anche in paesi che negli ultimi anni hanno subito una "occidentalizzazione" non indifferente. Era già successo con The Last of Us, il primo capitolo, che per ammissione dello stesso studio di sviluppo presentava una versione americana "integrale" e una versione europea "rivista" per assecondare i rating di tollerabilità della violenza dei vari paesi. In questo caso invece parliamo degli Emirati Arabi Uniti e di The Last of Us 2, l'attesissimo sequel sviluppato da Naughty Dog in esclusiva Playstation.
Il titolo, previsto in arrivo il 19 giugno, nonostante figuri tra i titoli in arrivo nella regione (e nella stessa sia stato pubblicizzato dagli account ufficiali Playstation sui vari social), non è disponibile al preordine. A far luce sulla vicenda tale Ghostechful, utente reddit che ha contattato il servizio clienti per avere delucidazioni in merito. La risposta è stata tanto chiara quanto spiazzante: il gioco è ufficialmente vietato negli Emirati Arabi e in altri paesi del Medio Oriente.
Sebbene non ci siano motivazioni ufficiali per la decisione, le numerose scene di nudo e la presenza di interazioni tra personaggi LGBT sembrano essere i principali indiziati. Fortunatamente questo non renderà impossibile l'acquisto di The Last of Us 2 ai giocatori arabi, tutt'altro, esiste infatti la possibilità di creare account stranieri dove poter liberamente acquistare il gioco. Sebbene questo non sia proprio corretto, ci sembra indispensabile sfoderare ogni arma a disposizione dell'utenza per disobbedire ad assurdi divieti che poco hanno a che vedere con la morale o il buon costume e che vanno sempre assolutamente condannate per quello che sono: Censura.