Se il detto comune "sii ciò che vuoi essere" si scontra spesso con la dura realtà, fortunatamente il mondo dei videogiochi ci viene in soccorso. Grazie alla fiorente categoria dei simulator, possiamo letteralmente diventare qualsiasi cosa, compresa una capra o una fetta di pane.
L'interesse per Autopsy Simulator, il titolo di Woodland Games pubblicato da Team17, nasce innanzitutto da motivi autobiografici. Ricordo ancora quando, da studente di medicina, assistetti alla mia prima (e ultima) autopsia. Fu un'esperienza cruciale nella mia formazione di futuro medico, ma anche profondamente straniante e provante.
Come provante è stata anche l'esperienza con questo medical-horror sim...ma non per i motivi che ci si aspetterebbe.
Demoni Interiori
Autopsy Simulator, a differenza di molti altri sim, presenta una vera e propria storia da giocare (la modalità sandbox arriverà prossimamente), e ci mette nei panni di Jack Hanman, un medico legale che ha perso l'amata moglie Alice un anno fa e da allora sta lottando mentalmente ed emotivamente per andare avanti. Ogni giorno Jack si sveglia, prende le sue pillole (non solo quando si sveglia) e si reca al lavoro per eseguire autopsie, rigorosamente di notte per qualche motivo, determinando la causa della morte delle sfortunate anime che finiscono sul suo tavolo.
È difficile spaventarsi davvero però: se si è concentrati sui compiti che il gioco propone, è facile perdere i "jumpscare" previsti dal gioco. Spesso mi è capitato che Jack reagisse in modo esagerato a qualcosa che aveva "visto" mentre io lo avevo totalmente ignorato. Ciò che invece mi ha spaventato decisamente è la zoppicante narrazione e il pauroso (in senso negativo) doppiaggio, con i lamenti di Jack che diventeranno ben presto la triste colonna sonora di ogni sessione. Per carità, è apprezzabile il tentativo degli sviluppatori di rappresentare il dolore del lutto, la crudezza della depressione...ma forse questo risulta un po' troppo teatrale e artefatto.
Autopsy Simulator si conclude in circa 5-6 ore e si conclude, ahimè, nel peggiore dei modi: un finale forzato, senza senso e, soprattutto, che sembra interrompersi in maniera brusca e non prevista.
Bisturi
Passando al gameplay, non posso dire di non essere rimasto molto deluso dal fatto che il gioco ti guidi costantemente, rendendo impossibile fallire. Quasi tutte le procedure durante le autopsie si riducono a completare minigiochi, ma anche in questi casi non c'è modo di sbagliare. Si potevano sicuramente trovare altri escamotage per conciliare la complessità della professione del medico legale con un gameplay più strutturato e immersivo. Vi ricordate L.A. Noire? Ecco, qui non c'è niente di simile: nessuna deduzione, nessuna scelta di quale organo rimuovere e sezionare, nessuna scelta di un test da una banca di diversi, niente. Jack racconta cosa fare e voi non avete alcuna possibilità di scelta.
Non c'è soddisfazione nel risolvere un'autopsia se la soluzione non è "nostra". Speriamo che la modalità sandbox in arrivo gratuitamente in futuro riesca a mettere una pezza a questo importante difetto.
Ma purtroppo neanche le autopsie sono scevre da difetti: sebbene la grafica sia stata indubbiamente un elemento di spicco, con un'attenzione meticolosa ai dettagli, non è riuscita a salvare l'esperienza complessiva. Da (quasi) medico ho sperato che, nel mezzo del caos del gioco, le informazioni mediche fornite potessero fungere da guida precisa. Tuttavia, questo non è accaduto. Sebbene alcuni aspetti siano stati lodevolmente accurati, altri sono risultati gravemente imprecisi, facendomi dubitare dell'integrità dell'intera esperienza.
Tecnicamente parlando
Abbiamo testato Autopsy Simulator sulla seguente configurazione:
AMD Ryzen 7 3700x @ 3.60 GHz
Gigabyte RTX AORUS Master 3080 Ti 12Gb
Corsair Vengeance RGB RT 32GB DDR4 3600MHz
Monitor LG 34GN850 a risoluzione 3440x1440 (21:9)
L'obitorio, dove si svolge la maggior parte del gioco, è reso in modo eccezionale. L'illuminazione fioca e la tavolozza di colori freddi contribuiscono a creare un'atmosfera profondamente inquietante. Anche i corpi, sebbene rappresentati con una qualità leggermente inferiore, fanno la loro figura.
Completamente bocciato, a mio avviso, il doppiaggio: a prescindere dalla performance dei doppiatori, il protagonista parla sempre, parla troppo, talvolta così frequentemente che le linee di dialogo si tagliano a vicenda. Si perde così tutto il pathos del silenzio, che tra i corridoi deserti dell'obitorio avrebbe sicuramente aiutato a migliorare la carente componente horror.
In conclusione
Autopsy Simulator di Woodland Games, pubblicato da Team17, tenta di fondere il genere simulator con una narrazione intensa e personale, ma purtroppo non riesce a raggiungere pienamente il suo obiettivo. Nonostante un’ambientazione atmosferica e una grafica dettagliata, il gioco soffre di una narrazione debole e di un doppiaggio mal realizzato. I compiti delle autopsie, ridotti a semplici minigiochi, non offrono la sfida sperata e la guida costante del gioco toglie ogni senso di realizzazione personale. La promessa di una futura modalità sandbox potrebbe risollevare alcune delle carenze, ma al momento, l’esperienza risulta insoddisfacente sia per chi cerca realismo medico che per chi desidera un horror coinvolgente.
5.8Voto KotaWorld.it7.5Grafica4Gameplay6Ottimizzazione
