Con Ghostbusters: Spirits Unleashed IllFonic punta a farci vivere in prima persona le avventure della banda di acchiappa fantasmi più famosa al mondo. Un multiplayer asimettrico in cui a 4 Ghostbusters si oppone un singolo fantasma, che avrà l'obiettivo di infestare completamente un edificio prima di venire catturato.
Il gioco è completamente ispirato ai film e cerca di esserne una riproduzione quanto più fedele nel gameplay. Tra alti e bassi l'avventura presenta aspetti azzeccati e divertenti ad altri frustanti e alquanto limitativi; il mio compito dunque sarà andare analizzarli per voi.
Partendo dal gameplay esso si spiega quasi da solo (a patto che siate, come si spera, conoscitori della saga): il nostro equipaggiamento principale sarà, come nel lavoro originale, costituito da un "fucile protonico" per colpire e stordire i fantasmi e una trappola posizionabile a terra per catturarli aspirandoli. Detto questo si è già pronti all'azione, il tutorial per Ghostbusters ci insegna quanto facilmente potremo già intuire, e risulta perciò in molte istanze ovvio e prolisso. In aggiunta alle nostre due armi principali avremmo due accessori che ci garantiranno maggior successo nelle missioni se sapremo usarli con la giusta accortezza. Accessorio fondamentale (e obbligato) sarà il "misuratore PKE", che ci indirizzerà verso i fenomeni paranormali nascosti nella mappa di gioco, il secondo invece sarà a libera scelta (livello permettendo) tra degli strumenti che dovrebbero aiutarci nella cattura, come il rampino o le granate fumogene, ma a conti fatti non ci è sembrato facessero mai effettivamente la differenza.
Le mappe sono appena 5 e seguono uno schema piuttosto similare, una costruzione su due livelli, spazi ampi in cui il fantasma potrà passare da un piano all'altro facilmente e una serie di stanze più o meno piene di oggetti che possono essere posseduti dal fantasma per nascondersi (a mo di Prop Hunt) per ricaricare energia, oppure che possono nascondere la preziosissima "breccia". Ma cos'è questa famigerata "breccia"? Si tratta sostanzialmente degli "horcrux" del fantasma (per i fan di Harry Potter), 3 vite bonus che fungono da respawn point per il fantasma qualora venga catturato. La missione in sè costituirà nel trovare e distruggere le tre brecce nascoste all'interno della mappa, così da impedire allo spettro di tornare in libertà una volta acciuffato, sprecandone però una. I Ghostbusters potranno quindi scegliere un duplice approccio: scovare e distruggere subito tutte le brecce o catturare più volte il fantasma facendogli così sprecare tutte le sue vite bonus a.k.a. brecce.
In tutto questo ovviamente dovremo anche tenere sotto controllo il morale degli abitanti dell'edificio, che risulteranno progressivamente più spaventati qualora vengano posti di fronte a una manifestazione paranormale. Se il loro livello di stress oltrepasserà un certo livello, l'NPC in questione abbandonerà l'edificio, avvicinandoci pericolosamente al fallimento della missione. Starà a noi, grazie a un semplice QTE, ristabilire la quiete, e calmare anche il più terrorizzato tra gli inquilini.
Se invece al posto di voler calmare le persone e catturare questi spiriti maledetti vorrete seminare il panico e prendere in giro i Ghostbusters, potrete mettervi giocare nei panni di una di queste creature e provare a infestare la mappa senza venire catturati. Anche in questo caso le scelte di gameplay inizialmente non brillano per varietà e sono fortemente limitate dai punti esperienza, il che se da un lato ci spinge a giocare sempre di più per sbloccare tutti i fantasmi, dall'altra può rendere alquanto tediose le prime ore di gioco da fantasma in quanto ognuno di essi richiede un elevato livello per essere sbloccato.
Per quanto il gameplay nella sua semplicità diverta fin da subito, presenta una serie di problematiche, che inficiano fortemente sull'esperienza complessiva. Prima tra tutte l'immancabile problematica del bilanciamento, che vede il ruolo del fantasma comandato da un player decisamente favorito rispetto ai 4 cacciatori, specie se questi sono giocatori non coordinati. Sarà estremamente difficile, con alcuni fantasmi al limite dell'impossibile, riuscire a catturare definitivamente un fantasma comandato da un giocatore in quanto, a differenza dell'IA, esso potrà imparare a sfruttare alcuni exploit per rendervi la vita da cacciatore impossibile. Già il primo fantasma può riuscire a incapacitare un singolo Buster quasi all'istante senza alcun tipo di problema, col risultato che appena si riesce a liberarsi dal suo schifosissimo ectoplasma, ci si trova subito dopo a dover ritoglierla tutta da capo perché, nel frattempo, il fantasma, ricaricate le sue abilità, può facilmente tornare all'attacco.
Il multiplayer funziona più che bene, la possibilità di segnalare agli altri giocatori la presenza del fantasma o di una breccia è sufficiente a creare il gioco di squadra necessario alla cattura anche con persone che non conoscete. Come già affermato in precedenza, infatti, la mancanza di coordinazione garantisce la sconfitta del team e, proprio per questo, avremmo voluto vedere qualche tipo di equipaggiamento meglio studiato per poter essere sfruttato da tutto il gruppo insieme, così da poter effettivamente fronteggiare anche i fantasmi più tenaci.
Il sistema di personalizzazione del nostro avatar è abbastanza deludente, con un livello di customizzazione non entusiasmante e che soprattutto che richiede davvero tante ore di grinding per sbloccare tutti gli orpelli estetici per cacciare con stile. Un elemento sicuramente secondario, ma abbiamo voluto comunque segnalarlo.
La storia, per quanto elemento secondario dell'esperienza di Spirits Unleashed, è tutt'al più decente: i vari personaggi provenienti da tutti gli angoli del mondo hanno una buona caratterizzazione, per quanto abbastanza banale, e l'intreccio narrativo, per chi abbia voglia di seguirlo, è un simpatico intermezzo. Stranamente il comparto narrativo non è stata sfruttato a dovere e, a parte qualche cut-scene, non avrà assolutamente nessun impatto sul gioco in sè. Visto il ricco materiale cinematografico che poteva ispirare gli sviluppatori, il risultato sa tanto di occasione sprecata.
Tecnicamente Illfonic ha puntato su una grafica in stile cartoon che tutto sommato funziona e si sposa bene con lo stile scanzonato del titolo (anche se alcuni NPC hanno parvenze un po' anomale). Lo stile artistico semplice ha anche il vantaggio di pesare meno sulle schede grafiche degli utenti, col risultato di riuscire a far raggiungere buoni livelli di frame-rate medi senza particolari cali anche a configurazioni più datate, se non in situazioni particolarmente concitate. Il matchmaking, in cross-play, è abbastanza rapido, e non abbiamo trovato particolari criticità nella solidità dei server.
In conclusione, Ghostbusters: Spirits Unleashed presenta un gameplay divertente e fedele ai film che tuttavia diventa presto ripetitivo. La presenza di sole 5 mappe simili tra loro, la mancanza di accessori che possano variare il gameplay e una difficoltà impari tra ghostbusters e fantasmi limitano un videogioco in cui ogni missione è l'esatta fotocopia della precedente. Gli sviluppatori dovrebbero senz'altro ampliare l'offerta aggiungendo mappe e ulteriori spunti di gameplay per poter migliorare un prodotto che può riuscire a intrattenere anche i giocatori più giovani, oltre agli immancabili nostalgici
6.3Voto KotaWorld.it6Gameplay7Grafica8Ottimizzazione4Storia