Background
Alzi la mano chi di voi conosce Nacon. Pochi o nessuno immagino, ma a presentarvi questa multinazionale francese ci pensa Noldor con qualche parola prima della vera e propria recensione.
La mia, però, non vuole essere una cosiddetta "marchetta" (perdonate il termine), piuttosto mi serve ad inserire il prodotto in un contesto, quello del gaming, in cui opera l'azienda di cui sopra. Diversamente da una valanga di altri nomi importanti nel settore delle componenti e periferiche per il gaming, Nacon è arrivata a produrne partendo però da un passato da vera e propria videogame company.
Com'è facile immaginare, per un'azienda che abbia un modello di business tale, produrre periferiche adatte ai propri giochi significa, da una parte, sfruttare la sinergia della vendita digitale (videogiochi) con quella fisica. Per noi clienti, però, questo significa anche poter acquistare dell'elettronica sviluppata da chi i giochi li produce a sua volta, pertanto articoli fortemente ottimizzati per il gaming.
Acquisto e unboxing
Ve lo scrivo subito e senza tanti preamboli: le RIG 300 Pro HX costano trenta euri (prezzo alla pubblicazione della recensione). Avete letto bene, TRENTA euri (anzi, 29,90€ per essere precisi) per un paio di cuffie da gaming. Se dopo aver letto la recensione vi sarete convinti ad andare sul sito di Nacon per comprare le RIG 300 Pro HX, sgranerete gli occhi pure voi per l'incredulità.
Badate bene che questa non è un'offerta (il link non contiene un coupon e Kotaworld non è affiliata in nessun modo a Nacon), quindi il prezzo che abbiamo indicato è quello suggerito al pubblico.
Quello che vi aspetta una volta ottenute le RIG 300 Pro HX è una scatola con un design decente (ma diciamoci la verità, a chi interessa il design della scatola?), ma quello che a me personalmente sta più a cuore è il fatto che la quantità di plastica utilizzata sia minima sia all'esterno che all'interno (per carità, le parti prone al graffio sono coperte da pellicola, ma perlomeno le cuffie sono protette da una sagoma di cartone riciclato).
Avevamo parlato di questa iniziativa green già in un nostro precedente articolo, ma nonostante il feeling dell'unboxing sia un pochino "povero", personalmente sono più che felice che ci sia un po' più di attenzione all'ambiente (e poi ripeto, a chi interessa la scatola? Il contenuto è quello che conta). Dunque packaging notevole, anche se, per come la vedo, io si può fare ancora meglio da questo punto di vista.
Una volta spacchettate, le RIG 300 Pro HX si presentano come in foto qui sotto:
Caratteristiche e prestazioni
Partiamo dalla cosa più ovvia, la quale salta anche all'occhio, tra le altre, guardando la foto qui sopra. Le RIG 300 Pro HX sono compatibili con PC, Playstation, Xbox e addirittura con i telefoni cellulari.
Si, perchè sebbene il "price point" non consenta di integrare una tecnologia wireless in queste validissime cuffie "entry level", le 300 Pro HX si presentano con un'interfaccia a connettore jack da 3,5" classico e pertanto sono compatibili con praticamente ogni scheda audio (visto che anche molti dei prodotti anche di ultima generazione offrono una porta per questo standard).
Altra cosa un po' meno ovvia, ma è necessario farla presente perchè, perlomeno a me, ha tratto in inganno: i cavi che entrano nelle cuffie sono protetti da un'appendice di gomma (o comunque plastica morbida) dalla forma piuttosto simile ad un connettore USB-C.
Ecco, NON si tratta di una presa USB-C, ma solamente di un espediente per proteggere la parte tradizionalmente debole delle connessioni cavo-dispositivo. Attenzione dunque a non tirare forte il cavo per non danneggiare le cuffie. Tra queste e jack si trova un controllo analogico del volume a slider e un interruttore del microfono, entrambi senza fronzoli.
Per chi non conosce le RIG, il design sui lati non è solo accattivante, ma consente di regolare le cuffie al proprio cranio in tre differenti "altezze" per orecchio: una per ogni "slot" dell'archetto. Il meccanismo a clip è semplice ma ingegnoso e rende possibile l'alleggerimento della struttura, la quale pesa complessivamente 233 grammi e garantisce una cuffia comoda e che non pesa sulle orecchie (se pensate che questo non sia un problema, sappiate che io invece accuso proprio tanto la pesantezza del mio headset e specie durante sessioni di gioco lunghe, tendono a farmi male orecchie e testa).
I padiglioni auricolari sono semplici, ma discretamente confortevoli, morbidamente imbottiti con un materiale che al tatto assomiglia alla gommapiuma. L'imbottitura consente anche un discreto isolamento da rumori esterni, ma non vi aspettate di indossare le cuffie e di isolarvi completamente dal mondo esterno, perchè così non sarà. Il microfono è integrato nella cuffia sinistra e si può tenere in due posizioni: "alzato" lungo lo chassis della cuffia durante le sessioni in cui non sia richiesto alcun input vocale, o abbassato e "pronto all'azione".
Le prestazioni delle RIG 300 Pro HX non hanno nulla da invidiare ad altri articoli sul mercato che magari hanno pure la presunzione di un price tag eccessivamente alto. Ho testato le cuffie ascoltando musica (metal e EBM, per "stressare" sia alti che bassi) e giocando... E devo dire che malgrado i toni non siano così brillanti come per altre cuffie high-end, queste entry-level sono decisamente soddisfacenti e permettono un'esperienza audio ottimale e dinamica (che dopotutto è il motivo principale per il quale un giocatore si compra un paio di cuffie).
C'è da dire che, utilizzandole in determinate situazioni, non sarete in grado di risolvere suoni appena accennati da un background rumoroso, ma per il 90% dell'utenza e 90% del tempo questo non sarà un problema. Per farla breve, al prezzo a cui sono sul mercato, la qualità audio ha superato di gran lunga le mie aspettative.
Per quanto riguarda l'input, purtroppo, non posso fare la stessa considerazione. Il microfono non è molto flessibile né come regolazione né come impostazioni (le RIG 300 Pro HX sono cuffie completamente passive e non viene fornito alcun driver o software di ottimizzazione), e la voce risulta leggermente ovattata.
Non è assolutamente un difetto che rende impossibile l'uso della periferica di input, anzi, ma il mio giudizio è che questo sia il dettaglio in cui la casa avrebbe dovuto concentrarsi un po' di più (o semplicemente quello dove ha deciso di risparmiare per consentire alle 300 Pro HX di avere quel determinato price tag)
Conclusioni
Insomma, anche a costo di essere ripetitivo, il mio giudizio complessivo è che le Nacon RIG 300 Pro HX siano un ottimo acquisto per chi non è disposto a spendere tanti soldi, ma comunque vuole portarsi a casa un headset di un certo livello. Sicuramente non eccellono sotto alcuni aspetti sia audio (input e output), che di ergonomia e configurazione, ma per il livello di prezzo a cui vengono proposte valgono sicuramente ogni singolo centesimo!
PRO
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CONTRO
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7.7Voto KotaWorld.it6Materiali ed ergonomia7Prestazioni10Qualità/Prezzo