Introduzione

In un mercato sempre più ricco di nuovi marchi e di nuove tipologie di cuffie, ecco che Philips sfida i competitors, specialmente emergenti, con un prodotto che possa soddisfare sia l’appassionato che il novizio del settore. L’intento dell’azienda è quindi di creare una realtà versatile e funzionale che abbia allo stesso tempo anche una dote tecnico qualitativa valida per affascinare l’utilizzatore dopo pochissimo tempo.

In questa recensione cerchiamo quindi di mostrarvi la nostra esperienza a tutto tondo, raccogliendo in un’unica visione l’opinione di alcuni utilizzatori di diversa competenza del nostro staff.

Design del prodotto

Esteticamente e strutturalmente le cuffie si presentano eleganti pur restando meravigliosamente minimal. La forma abbastanza geometrica e la presenza di una scanalatura LED in entrambi i padiglioni attribuiscono all’intero prodotto un aspetto piacevole sia quando indossate che quando riposte su qualsiasi superficie.  La colorazione nera e grigia mantiene una piacevole armonia volutamente non troppo d’impatto ma ben abbinata con qualsiasi capo d’abbigliamento. La pulsanteria delle cuffie, posizionata posteriormente, è ergonomica e di facile utilizzo ma purtroppo stona leggermente nell’armonia complessiva delle forme e delle linee. Ricordiamo che si tratta comunque di minuzie, dato che queste cuffie hanno vinto il Design Award 2022 come riportato anche in confezione.

La presenza di due profilature centrali LED danno un tocco RGB ormai onnipresente nel mondo gaming. Tramite l’apposito pulsante è possibile selezionare uno dei colori tra il rosso, verde e blu, con il relativo effetto statico o a dissolvenza. L’intensità luminosa dei LED non è sicuramente elevata ma delicatamente si lascia apprezzare soprattutto in ambienti poco luminosi o non eccessivamente esposti al sole.

 Dal design alla tecnica

Le cuffie sono caratterizzate da una scocca di plastica nera sufficientemente morbida per essere ergonomica all’utilizzo. Non è presente un sistema di regolazione dell’archetto essendone presente uno interno in pelle che si adatta alla testa durante l’utilizzo. I cuscinetti dei padiglioni sono in similpelle morbida e permettono una buona aderenza alle orecchie senza però schiacciarle o infastidire anche dopo lunghe sedute di gaming o ascolto.

I cinque pulsanti regolatori e "il volume rocker" sono posizionati posteriormente nella cornice nera e divisi nei due padiglioni. Possiamo trovare quindi nella cuffia sinistra la presenza di: rotella di regolazione volume, pulsante di disattivazione microfono, presa usb-c di ricarica, attacco input 3.5mm per la modalità cablata, attacco output 3.5 mm per il microfono (incluso nella scatola). Nella destra invece possiamo notare la presenza di: pulsante DTS,  pulsante di regolazione LED, pulsante di accensione ed uno switch tra la modalità Bluetooth e radio 2.4GHz.

Un capitolo a sè andrebbe dedicato al sistema di switch tra la modalità radio 2.4GHz e Bluetooth che rende le cuffie versatili: che le utilizziate collegate a un telefono, tablet, console o laptop/PC, le cuffie non deludono assolutamente in quanto a qualità sonora. Con un semplicissimo sistema di switch è quindi possibile cambiare modalità senza aver notato finora difficoltà di associazione tra dispositivi o disconnessioni ingiustificate. Il raggio d’azione di entrambi i sistemi senza fili risulta molto soddisfacente ed in alcun casi ben superiore ai 10 metri riportati dal produttore. Qualche  onesta difficoltà è visibile solo in contesto casalingo con l’attraversamento di muri o porte sia in legno che metallo.

L’unica raccomandazione che ci teniamo a fare è di prestare grande attenzione alla versione  Bluetooth che le cuffie supportano. Nella scatola è appunto riportata in piccolo la compatibilità con il 5.2. Nell’utilizzo delle stesse con telefoni che non supportano questa versione abbiamo riscontrato alcune difficoltà sia in termini di alcune aberrazioni sonore che nel comparto registrazione tramite il microfono in dotazione. Le problematiche erano e rimangono sempre attribuibili al device collegato e mai alle cuffie stesse. Questo test è stato evidente pure con un Huawei P30 rispetto all’ultimo Google Pixel 7, che ha portato alla decisione di proseguire l’esperienza solo ed esclusivamente con il Pixel 7.

Nella confezione è presente un microfono completamente rimovibile e di discreta qualità. Esso infatti è attaccato solo con un sistema di incastro congiunto ad un attacco jack 3,5mm. Entreremo nel dettaglio della qualità audio del microfono più avanti ma è importante sottolineare come questa versatilità nella rimozione dello stesso renda le cuffie molto comode anche in caso di chiamata: in un instante è possibile recuperare da qualche tasca o borsa il microfono (staccato per evitarne il seppur minimo ingombro) ed attaccarlo velocemente trasformando le cuffie in un buon sistema auricolare di chiamata.

Qualità audio

Dati gli specifici valori di frequenza, sensibilità ed impedenza la nostra attenzione si è focalizzata nel descrivere le sensazioni ed emozioni che queste cuffie ci hanno dato in circa 100 ore di utilizzo dilazionato in alcune settimane e in parecchi ambienti diversi.

Partiamo quindi subito dalla capacità insonorizzante dell’intero sistema che ci ha notevolmente sorpresi. L’insonorizzazione è elevata sia per l’utilizzatore, che può quindi “isolarsi” dal contesto circostante lasciarsi trasportare dal suo brano preferito o concentrarsi completamente nel gioco che lo sta impegnando, sia dall’ esterno risultando quindi alle orecchie delle persone vicine poco fastidiose anche a volume massimo. Ciò può sembrare un aspetto poco importante ma crediamo personalmente sia un valore aggiunto notevole poiché permette l’utilizzo anche in contesti come mezzi pubblici, uffici o ambienti esterni affollati.

La qualità dell’audio riprodotto è stata più volte confrontata con le Razen Black Shark V2 presentando spesso molte analogie positive che ci esprimono quindi un potenziale degno di nota pure con il sistema DTS (Digital Theater Sound) disattivato.

Tenute quindi alla loro massima potenza e con la regolazione del volume a livelli esageratamente alti non abbiamo riscontrato strani fruscii o aberrazioni sia nella modalità radio 2,4GHz che Bluetooth, offrendo quindi una sensazione di grande solidità e qualità negli altoparlanti interni.

Le cuffie si presentano con un sistema surround 7.1 esprimibile con la modalità DTS che risulta interessante sia nella riproduzione di brani musicali che in un utilizzo prettamente videoludico. Abbiamo quindi provato le cuffie con molti titoli tra i quali Escape from Tarkov, Hunt Showdown e Ready or Not con una piacevole immersione sonora tridimensionale che offre anche una buona localizzazione della sorgente audio.

Durata della batteria

Mamma Philips presenta questa cuffie sostenendo fortemente la presenza di una batteria interna a lunghissima durata e dal potenziale imbattibile rispetto ai competitors del mercato. Personalmente siamo partiti molto titubanti e con i piedi di piombo data la nostra solita sana diffidenza sulle classiche frasi acchiappia-consumatore di cui veniamo bombardati ogni singolo momento per qualsiasi pubblicità.  Bene… Saltiamo i convenevoli ed andiamo subito al sodo? La batteria è mostruosamente eterna.

Abbiamo proceduto quindi a testarne la durata mettendole nuovamente a confronto con le Razen Black Shark V2. Premettendo la necessità di tenere i LED delle cuffie spenti per creare una realtà simile, abbiamo notato una durata media della batteria ben superiore al 150-200% rispetto alle Razer Black Shark. Tale situazione è l’ennesimo aspetto di grande valore che va considerato per un prodotto che si presenta principalmente come cuffie wireless. Non abbiamo notato nell’arco delle 100 ore di utilizzo una diminuzione della capacità di carica o nella durata della stessa batteria. Ci riserviamo quindi di poter rivalutare la situazione tra alcuni mesi di utilizzo.

Un piccolo difetto

Veniamo dunque ad una delle poche caratteristiche che ci ha lasciato l’amaro in bocca. Il microfono, come già presentato precedentemente, è osannato dalla casa produttrice per la sua capacità di essere rimovibile e quindi versatile alle varie situazioni di utilizzo. La qualità audio del microfono stesso è ciò che però ci ha davvero deluso. Esso infatti risulta, nella concezione audiosonora, decisamente metallico e poco vellutato.  Ha ricordato in noi un microfono di fascia medio bassa che è facilmente riscontrabile nelle cuffie gaming o da ufficio più semplici. La comprensione di una registrazione parlata risulta comunque totalmente non compromessa ma la sensazione a orecchio è che sia parzialmente robotica e simile alla qualità audio di una classica telefonata con un telefono fisso mediocre. Reputiamo corretto quindi consigliare l’utilizzo di un microfono esterno se utilizzato come prodotto nel mondo dei videogiochi o delle registrazioni audio.

Conclusione

Philips da anni prova in molte occasioni a trovare la combinazione più valida per offrire un prodotto eccellente senza però esagerare nel costo. Questo compromesso è spesso difficile da raggiungere ma in queste cuffie TAG5106LE un piccolo miracolo è stato fatto.

Dato il prezzo stimato di 100 euro siamo davanti ad un prodotto notevole, di qualità e sicuramente versatile. Ci sentiamo quindi di consigliarne l’acquisto sia per gli appassionati del mondo videoludico che per gli utilizzatori da dispositivi mobili o console.  Ecco quindi in sintesi la nostra “bilancia” dei pro e contro: