Harry Potter: Quidditch Champions è stato presentato come il grande ritorno del Quidditch nei videogiochi, un titolo che avrebbe dovuto riaccendere la passione dei fan della saga per lo sport magico più famoso del mondo. Dopo l’assenza del Quidditch in Hogwarts Legacy, molti giocatori aspettavano con trepidazione un'esperienza completa e fedele alla tradizione della serie. Tuttavia, nonostante le aspettative e il prezzo di 30€, il risultato finale non è all’altezza. Il gioco si rivela scarno in termini di contenuti, con meccaniche di gioco semplici e ripetitive, graficamente poco ispirato e con un sistema di progressione che fatica a mantenere vivo l'interesse a lungo termine. Per molti, l'investimento richiesto non viene giustificato da ciò che il gioco offre, e questo porta a una considerazione piuttosto negativa.
Fin dalle prime fasi del gioco, è chiaro che Quidditch Champions non è riuscito a trovare un equilibrio tra fan service e qualità del gameplay. Anche per un appassionato di Harry Potter, il fascino svanisce rapidamente, sostituito dalla noia e dalla frustrazione. In questa recensione, esploreremo nel dettaglio i diversi aspetti del gioco per capire dove fallisce e perché non vale il prezzo richiesto.
La "Storia"
Per un gioco che porta nel titolo il nome di un evento così iconico come il Quidditch, ci si sarebbe aspettati una modalità storia ben strutturata, magari con una narrativa intrigante che accompagnasse i tornei. Purtroppo, Harry Potter: Quidditch Champions offre una trama praticamente inesistente. Il gioco si limita a una serie di partite che devono essere completate nei vari stadi, ma non c'è nessuna vera progressione narrativa o collegamento emotivo che tenga il giocatore coinvolto. La mancanza di una storia avvincente è una delle prime e più evidenti debolezze del gioco.
Sebbene il gioco includa alcuni personaggi iconici della saga, come i gemelli Weasley o Lee Jordan che fanno da commentatori durante le partite, i loro interventi risultano ben presto ripetitivi. Nonostante alcune battute o riferimenti specifici possano strappare un sorriso all’inizio, il fascino svanisce rapidamente. Le modalità di gioco, sia in single-player che in multiplayer, si concentrano esclusivamente sulle competizioni, senza alcuna possibilità di esplorare o immergersi più a fondo nel mondo di Harry Potter. Questo fa sì che il gioco non riesca a offrire un’esperienza che possa davvero catturare l'attenzione del giocatore per più di qualche ora.
Se vi aspettavate una trama che arricchisse il mondo magico o un modo per esplorare i retroscena delle scuole di magia attraverso il Quidditch, rimarrete delusi. Il focus del gioco è puramente competitivo, lasciando un grande vuoto per chi sperava in una campagna più ricca di eventi e sorprese. Per un titolo che appartiene a un universo così denso di storie e misteri, questa è una grande opportunità sprecata.
Il gameplay
Il gameplay è uno degli elementi fondamentali per giudicare un gioco sportivo, specialmente quando si tratta di una disciplina così peculiare come il Quidditch. All’inizio, Harry Potter: Quidditch Champions promette un’esperienza entusiasmante: i giocatori possono volare su scope magiche, segnare punti lanciando la Pluffa attraverso gli anelli avversari, evitare i Bolidi e cercare di catturare il Boccino d’Oro. Tuttavia, dopo le prime partite, la realtà si rivela molto meno entusiasmante di quanto ci si potesse aspettare.
Innanzitutto, il sistema di controllo è semplicistico e non offre una vera sfida. Ogni ruolo ha meccaniche di gioco che, sebbene inizialmente possano sembrare interessanti, diventano rapidamente ripetitive. I Cacciatori devono solo afferrare la Pluffa e cercare di segnare; i Battitori si limitano a lanciare Bolidi per stordire gli avversari; i Portieri hanno il compito statico di difendere gli anelli; e i Cercatori, che dovrebbero essere i protagonisti delle partite, devono inseguire il Boccino in un minigioco che risulta più noioso che emozionante.
Il vero problema, però, è che il gioco costringe i giocatori a cambiare ruolo durante le partite, aggiungendo un livello di confusione che non arricchisce l’esperienza, ma la complica inutilmente. Questo sistema potrebbe sembrare strategico, ma in realtà rende le partite più caotiche e meno divertenti. In multiplayer, dove i giocatori devono gestire due ruoli contemporaneamente, la sensazione di disordine è ancora più marcata.
Inoltre, non c'è una vera progressione che invogli a continuare a giocare. I miglioramenti che si possono ottenere attraverso il sistema di talenti e l’equipaggiamento sono minimi e non offrono un reale senso di crescita. La ripetitività delle partite, combinata con una struttura di gioco rigida e poco varia, porta rapidamente alla noia, anche per i fan più accaniti.
La grafica
Uno dei maggiori punti deboli di Harry Potter: Quidditch Champions è sicuramente la sua grafica. Nonostante il titolo sia stato lanciato su piattaforme moderne, come PlayStation 5 e PC, la qualità visiva dei personaggi e delle animazioni lascia molto a desiderare. I modelli dei giocatori hanno uno stile che ricorda troppo i giochi per dispositivi mobili, con animazioni rigide e movimenti innaturali, specialmente durante le sequenze di emote a fine partita. Questo crea un effetto disturbante che rovina l'esperienza visiva complessiva.
Anche il sistema di personalizzazione, che dovrebbe essere uno dei punti di forza del gioco, è limitato. Sebbene sia possibile modificare l’aspetto dei personaggi con vestiti e scope sbloccabili, le opzioni sono poche e poco ispirate. Non ci sono scelte significative che permettano di creare un personaggio veramente unico, e l’equipaggiamento estetico, pur sbloccabile con la progressione, non è sufficiente a mantenere l’interesse.
L’unico aspetto visivo che merita una nota positiva è la realizzazione degli stadi in cui si svolgono le partite. Questi ambienti sono dettagliati e ben progettati, specialmente le arene delle altre scuole di magia. Tuttavia, questo non basta a compensare le gravi lacune nel design dei personaggi e nelle animazioni. Per un gioco che dovrebbe puntare sull’immersione nel magico mondo del Quidditch, la grafica è un fattore decisivo, e qui Quidditch Champions fallisce nettamente.
In conclusione
Harry Potter: Quidditch Champions si presenta come un gioco pieno di potenziale che, purtroppo, non riesce a esprimerlo. Nonostante un gameplay semplice e accessibile, la mancanza di profondità e la ripetitività delle meccaniche lo rendono noioso dopo poche ore. La scarsità di contenuti e modalità di gioco, unite a una grafica deludente, rendono difficile giustificare il prezzo di 30€. Il titolo potrebbe ancora migliorare con futuri aggiornamenti, ma al momento attuale non vale l’investimento. Se siete fan sfegatati di Harry Potter e non potete resistere all’idea di giocare a Quidditch, aspettate uno sconto o una possibile versione free-to-play. Per tutti gli altri, ci sono giochi sportivi e competitivi migliori che offrono molto di più, sia in termini di gameplay che di longevità.
5.7Voto KotaWorld.it6Grafica5Gameplay6Ottimizzazione