Abyssus, FPS cooperativo roguelike sviluppato da DoubleMoose Games, ci catapulta in un mondo brinepunk dove un gruppo di esploratori con tute da palombaro d’altri tempi cerca di recuperare una preziosa sostanza energetica situata sotto le rovine di un’antica civiltà sommersa. Ovviamente, le cose non vanno lisce: mostri corrotti, trappole e ondate di nemici robotici cercheranno di farvi a pezzi a ogni angolo. La demo che abbiamo provato offre uno scorcio del Tempio Abbandonato, la prima area del gioco completo. Le mappa mostra una direzione artistica interessante, seppur ancora forse un po' acerba in termini di varietà e carattere. Dopo uno o due run, si ha già la sensazione di ripetitività, complice anche il fatto che, per ora, si può contare su un solo slot d’arma effettivo e un equipaggiamento limitato.
Sul fronte del gameplay, Abyssus mostra muscoli interessanti. Il gunplay e il sistema di movimento sono reattivi e piacevolmente frenetici, ispirandosi profondamente a capisaldi del genere FPS come Unreal Tournament e DOOM. L’arsenale, ridotto nella demo, lascia intravedere un buon potenziale anche se ci è sembrato che la varietà di armamentario e fuochi alternativi disponibili nella versione finale sia ancora un po' troppo risicata, soprattutto per supportare la ripetitività intrinseca di un roguelike. Il vero twist arriva con le benedizioni divine, power-up elementali conferiti da divinità marine che aggiungono un pizzico di misticismo e varietà alle build. Anche qui, però, la demo non spicca per originalità e complessità nel "build-making", il che può anche essere giustificato dal fatto che stiamo parlando delle primissime fasi del gioco.
Il vero limite di Abyssus, in fondo, sta proprio nella sua monotonia: nemici poco vari, armi che non lasciano davvero il segno e arene che, persino all’interno di una singola spedizione, finiscono per assomigliarsi troppo, almeno in questa demo confinata al primo bioma. Sembra poi che il titolo fatichi a brillare nella sua struttura roguelite: i perk per la progressione permanente si sbloccano in maniera poco chiara, così come non appare subito immediato l'impiego dell’oro, che può essere utilizzato solo prima di affrontare il boss finale. Boss che ci sfida in un combattimento a più fasi che è risultato fin troppo facile affrontare, anche in solitaria, per un titolo roguelike. L’aspetto cooperativo, invece, promette bene: giocare con amici aggiunge caos e adrenalina, anche se durante le nostre prove non è mancato qualche crash, tutto sommato niente di cui lamentarsi troppo.
Abyssus, stando a questa demo, lascia intravedere un progetto con tanto cuore e parecchio potenziale, soprattutto dal punto di vista del gunplay nudo e crudo: un po' vintage ma sempre on point. Il suo stile artistico unico e il gameplay veloce ma al contempo tattico sono due ottimi punti di partenza. Se DoubleMoose Games sarà in grado di garantire più varietà, un bilanciamento più raffinato e, soprattutto, un’identità roguelite più chiara e gratificante, non dubitiamo che il loro titolo potrebbe ritagliarsi una fetta di giocatori in un panorama videoludico dove molti titoli simili coesistono e si contendono la playerbase già da diversi anni (Deep Rock Galactic, tanto per dirne uno).