BATTLEFIELD 6
La Lunga Attesa
Raccontata direttamente dal nostro esperto di settore DearMax.
Non era mai capitato, fino ad ora, di dover aspettare così tanto tra l'uscita di un Battlefield e l'altro.
Battlefield V è stato abbandonato a sé stesso dopo l'uscita della prima espansione degna di nota, ambientata nel Pacifico, nell'ottobre del 2019.
Da quel momento in poi, non si è più vista una serie di contenuti nuova degna di nota sul titolo, fino alla comunicazione che non sarebbe stato più supportato se non per gli aspetti basilari, quali la manutenzione dei server, la rotazione delle mappe e delle missioni settimanali.
Del prossimo capitolo della serie abbiamo avuto qualche fugace notizia ufficiale, in rapidi comunicati, allo scorso EA Play e per mano di Laura Miele, Chief Studios Officer presso EA. Quei pochi comunicati parlano di una progressione dei lavori ottimale, di uno sviluppo che sta dando luogo al Battlefield più grande di sempre per raggiungere quell'effetto "next gen" nella serie, nonché "reboottarla" dopo il non luminoso periodo presente e passato, dall'avvento di Battlefield V ad oggi. A tale scopo la forza lavoro sul prossimo titolo della serie è divenuta mastodontica: non più un distaccamento di Dice coadiuvato dal medesimo studio oltreoceano nei momenti successivi alla data di release, bensì diversi studi al lavoro già da tempo sul medesimo titolo. Ci sarebbe Dice al completo, compresa la divisione normalmente al lavoro sulla serie dei Star Wars Battlefront, Dice L.A., Criterion (che ha rimandato l'uscita del prossimo Need for Speed per l'occasione, avendo già lavorato in passato per la serie BF, in ultimo su "Firestorm", Battle Royale che non ha suscitato un grosso interesse), EA Gothenburg nonché Industrial Toys. Quest'ultimo è uno studio dedicato all'uscita di Battlefield su Mobile nel 2022, con un titolo nuovo e distaccato rispetto al progetto principale. Oltre al gioco principale previsto in uscita a fine anno, nel corso del 2022 è prevista l'uscita anche di una modalità free-to-play stand alone che, si sospetta, potrebbe essere un secondo tentativo di realizzare una Battle Royale ambientata nel mondo di Battlefield.
Grazie allo spostamento dei nuovi limiti generazionali, definiti chiaramente dall'uscita delle nuove console, gli sviluppatori sono in grado di aumentare le dimensioni delle mappe, aumentarne il player count, migliorare la distruzione ed aggiungere, o meglio, potenziare, fattori presenti nella serie da qualche capitolo, passando probabilmente ad una nuova versione del Frostbite.
A fare da contraltare al quasi-silenzio relativo a comunicati ufficiali, si sono intensificate le voci dei leakers, che continuano ad animare la community della serie con una costante pioggia di notizie.
Serranò, Kolibri, Tom Henderson ed altri, ormai da mesi, rilasciano previsioni, bozzetti, indizi ed indiscrezioni riguardanti il prossimo Battlefield.
E' un lavoro che procede costante da mesi. Nel corso di questo tempo, dai loro tweet, è emerso che il prossimo titolo potrebbe chiamarsi semplicemente "Battlefield" per rafforzare il senso di ripartenza, di reboot, per la serie. Che i player su mappa potrebbero essere 128, o forse anche più, in alcune modalità di gioco. Che la distruzione raggiungerà livelli mai visti prima: chi è pratico della serie ricorderà sicuramente il crollo del grattacielo su Assedio a Shangai di Battlefield 4: era un evento scriptato che si otteneva facendo crollare le fondamenta della torre, ottenendone la (scenografica) distruzione con relativa modifica della bandiera centrale della mappa. Ecco, il prossimo Battlefield potrebbe, secondo i lekers, contemplare distruzioni simili in più punti della medesima mappa, potendo arrivare a stravolgerla, radendola al suolo.
Se le esplosioni e l'intervento dei players non dovessero bastare, ad animare la distruzione del prossimo capitolo, ci sarebbero anche gli effetti atmosferici. Nella serie abbiamo già visto il meteo dinamico, tempeste di sabbia, acquazzoni, nubi di nebbia invadere la mappa di gioco, ma questa volta, l'intervento naturale potrebbe essere maggiore: uragani, terremoti, violente tempeste, eruzioni vulcaniche si abbatterebbero sulla mappa durante le partite multiplayer, con tutte le conseguenze del caso.
Si è parlato di un miglioramento della gestione dell'equipaggiamento: armi modificabili in ogni aspetto, cosa molto amata dai fan della serie e che, in qualche modo, va distaccarsi da quanto avvenuto negli ultimi capitoli, in cui le scelte di personalizzazione sono state fortemente limitate dal contesto storico e dalla "moda" di semplificare i titoli per renderli maggiormente accessibili ed appetibili ad un pubblico nuovo.
Uno dei punti che unisce le indiscrezioni dei leakers riguarda l'ambientazione: 2030. Guerra moderna con qualche elemento hi-tech, riprendendo da dove Last Stand, ultimo DLC di Battlefield 4, era rimasto. Sotto questa prospettiva nel gioco dovrebbero essere introdotte armi, veicoli e gadget contemporanei nonché alcuni di quelli attualmente in fase di sperimentazione, tra cui i famosi "cani robotici" della Boston Dynamics. Non è stato detto molto dal punto di vista dell'impatto che dovrebbe avere la presenza di robot vari ed eventuali sul campo di battaglia.
Secondo alcuni leakers sarebbe certo anche il ritorno di alcune mappe classiche della serie, che il supporto di questo titolo durerà più anni rispetto al passato: si parla di almeno 3 anni di rilascio costante di contenuti. Anche la meccanica relativa alla gestione delle classi potrebbe subire mutazioni, divenendo più completa e complessa. Assalto (o Medico), Geniere, Supporto e Cecchino sono le classiche classi del gioco ma, il prossimo titolo, potrebbe ampliarne la personalizzazione con delle sottoclassi che avrebbero gadget, perk ed armi unici. Addirittura si dice che dovremmo gestire una nostra "unità speciale", assoldando mercenari provenienti da "nazioni cadute" e decidere se schierarci con le ultime due superpotenze rimaste in gioco: USA e Russia. Non è chiaro se questa gestione della nostra compagnia riguardi il multiplayer pvp o una eventuale sezione di storia offline o cooperativa.
Infine, ultimo accenno, sempre non ufficiale ma molto probabile, riguarda la presenza del cross-play tra le console Next Gen ed il PC. Quest'ultimo punto andrebbe a ricalcare ciò che accade ormai da qualche anno anche in titoli similari, in cui si cerca di far confluire le varie community in un unico gioco, affinché sia più popolato possibile, con tutti i "se" ed i "ma" del caso: Il cross-play, sappiamo che apporta benefici ma è anche motivo di discussioni, che spaziano dalla presenza di cheater (specialmente su PC) che si scontrerebbero anche con i player console, nonché le infinite discussioni relative all'utilizzo dell'auto-aim, giocando con il controller su console, rispetto all'utilizzo di mouse e tastiera su PC. Vedremo quale sarà la scelta di EA e Dice rispetto a questo punto ma, anche vedendo la recente esperienza di Apex Legends, sotto allo stesso publisher, è logico pensare che il trend sia quello anche per il prossimo Battlefield.
Come detto in apertura, il tempo scorre lentamente. Non abbiamo notizie ufficiali su cui discutere ma solo indiscrezioni che, come amano dire gli influencer anglofoni, devono essere prese con un "pinch of salt": in sostanza, sono per natura incerte, anche se provengono da personalità che si sono costruite, nel corso degli anni, fama d'affidabilità. Ciò che è certo è che Maggio è un mese "caldo" per la serie di Battlefield. Mese in cui, spesso, sono stati presentati i primi teaser e si sono avute le prime notizie concrete dalla casa di sviluppo, relativamente al titolo in uscita nei rispettivi anni. E così, i profili ufficiali di Dice e Battlefield, si divertono in questi giorni a rispondere ironicamente a chi chiede loro notizie incessantemente, che stanno ultimando gli "ultimi ritagli" prima della release del teaser trailer. Questione di giorni, si spera, ed avremo qualcosa da vedere e di cui parlare, proveniente da fonti ufficiali, per la serie di Battlefield.
Aspettiamo questo momento dall'Ottobre del 2019.
DearMax
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