Oggi esce: “You Suck at Parking”. Il titolo la dice tutta: siamo in presenza di un gioco che è un vero e proprio guanto di sfida alle vostre abilità di parcheggiatorə e… boy, oh boy, se faccio schifo a parcheggiare! Durante le ore di gioco del sottoscritto, la mia macchinina (egregiamente disegnata come lo farebbe unə bambinə di 5 anni) ha sfrecciato per un arcipelago fantastico (il cui stile non so perché, ma mi ricorda “Spongebob”) senza quasi mai riuscire a parcheggiare correttamente dove avrebbe dovuto.
Roba che gli/le ausiliarə del traffico mi avrebbero fatto diventare povero a suon di multe. Si, perché anche se nella realtà siete i/le migliorə parcheggiatorə del mondo (abbiate pietà, ma arrivato a questo punto penso di dover fare un corso di aggiornamento sulla lingua italiana con lo schwa, perché non capisco come gli articoli possano essere cambiati in tal senso – d’ora in poi, dunque, tornerò all’italiano tradizionale), su You Suck at Parking fermarsi è parcheggiare… E ci voglio proprio vedere anche voi ad aver a che fare con parcheggi piazzati in mezzo a guardrail incandescenti che ti fanno esplodere la macchina a contatto, ai quali si arriva solamente tramite pedane che funzionano da molla per far saltare la macchina e farla entrare in un canale di vento generato da un mega ventilatore, per poi far slalom tra alcune mine.
Il che sarebbe pure facile, se non si dovesse fare i conti con il tempo limitato e la benzina della macchinina che permette tragitti solo per brevi distanze (scordatevi dunque di girare attorno ad eventuali posti macchina). Tutto sommato, però, guidare è molto semplice: un tasto frena, uno accelera e la levetta analogica del pad sterza. Personalmente non mi immagino a giocarci con la tastiera, ma oh… questo è un mio personalissimo limite (io devo tenere una mano sul mouse, se no divento scemo).
Come tutti i giochi che si rispettino, You Suck at Parking prevede due modalità di gioco: una online (disclaimer: non ci è stato possibile provarla a causa di mancanza giocatori nella fase di beta – ma è possibile visualizzare tale modalità – che sembra davvero divertente – nel trailer qui sotto) ed una offline. In quella offline sono previsti almeno 100 livelli di gioco, uno più difficile dell’altro, ma ahimé con una pecca: a meno che non siate degli smanettoni e vi fomentiate a praticare la traiettoria perfetta, dopo qualche livello il single-player diventa un po’ noioso. Certo, gli ostacoli aumentano e ve ne sono sempre di diversi, ma il concetto del gioco resta più o meno lo stesso.
L’interfaccia di gioco è “alla moda del momento”: nella schermata iniziale compare la vostra macchinina ed un menù per personalizzarla. Ovviamente doveva esserci un game pass con cui si potranno ottenere nuove decalcomanie, disegni, colori ed accessori per l’auto e altrettanto ovviamente il game pass si può acquistare in-game (o su Steam, piattaforma sulla quale Kotaworld l’ha testato).
Sinceramente non me la sento di dare al titolo di Happy Volcano un voto alto e altrettanto sinceramente non credo che sia un gioco che meriti più del freemium (scaricarlo e giocarlo gratis e poi chi vuole compra il pass), però voglio ripetere che il mio giudizio è basato solo ed esclusivamente sul single-player.
6.7Voto KotaWorld.it7Grafica5Gameplay8Ottimizzazione