Oggi parliamo di New Tales from the Borderlands, pseudo sequel di Tales from the Borderlands visto che dietro lo sviluppo del titolo non c'è più la celebre Telltale Games, produttrice di giochi ispirati a varie saghe famose, tra cui The Walking Dead, di cui ho un bellissimo ricordo. Questo nuovo episodio è stato invece pubblicato da 2K Games e sviluppato da Gearbox Software, software house dietro lo sviluppo della serie canonica di Borderlands.
Il gioco è disponibile per varie piattaforme, ovvero: Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch e PC. Noi di Kotaworld abbiamo optato per la versione PC, gentilmente offertaci dal publisher, e personalmente consiglio di giocarlo con un pad, sebbene sia un fan del classico duo mouse-tastiera.
La storia (spoiler-free)
New Tales from the Borderlands condivide un tema simile al resto della serie: una mega corporazione cerca di impossessarsi delle altre mentre cerca i vari Vault disseminati in giro per ogni pianeta alla ricercadeii tesori al loro interno, tipicamente il famoso Eridium.
Vestiremo i panni di Anu, uno scienziato nerd so-tutto-io che lavora per Atlas, Octavio (fratello adottivo di quest'ultima, perennemente in cerca di fama) ed infine Fran, proprietaria di un negozio di Frogurt (che starebbe per Frozen Yogurt). Vi è inoltre il robot-killer L0u13 (“Louie”), che ci tiene compagnia per tutta la storia senza diventare mai effettivamente giocabile, riprendendo un pò il ruolo del celebre Claptrap nelle varie iterazioni di Borderlands. Il robottino si ritrova spesso a chiedersi il senso della propria vita\esistenza tramite dialoghi che ho trovato di una comicità disarmante.
Il "gameplay"
Passiamo ora al gameplay vero e proprio. Avete presente Metal Gear Solid 4? Ecco, prendete la quantità di cutscenes e moltiplicatele per un numero a doppia cifra, positivo. Capisco che alla base ci sia il racconto della storia e che il genere a cui il titolo appartiene è quello di un'avventura interattiva, ma New Tales pare più una avventura grafica dove spenderete l'80-90% del tempo a guardare intermezzi e/o dialoghi senza potervi interagire. Ed è proprio questo il problema di fondo: l'interattività è troppo, troppo limitata.
Non fraintendetemi, a me piacciono molto i videogiochi dotati di una trama profonda e appassionante, è il motivo principale per il quale amo videogiocare, ma qui si è un tantino esagerato. Vi sono state delle sequenze, a mio parere troppo lunghe, dove ho letteralmente tolto le mani dalla tastiera/pad.
Ci sono, inoltre, troppi colpi di scena molto prevedibili nonchè eventi a sorpresa durante la storia che talvolta riescono a colpire nel segno, ma ciò che posso garantirvi è questo: la magia di Telltale Games è bella che sparita. Alcune sezioni di questo gioco sono state decisamente dolorose da superare in quanto non vi è nessuna possibilità di saltare i dialoghi più monotoni. Si è, quindi, letteralmente intrappolati fino a quando non inizia un QTE (Quick Time Event) o uno di quei (pochi) momenti in cui vi è la libertà di vagare per la mappa.
Vi è inoltre un minigioco di action figures (Vaultlanders) di personaggi di giochi precedenti (Brick, Maya etc..). Il minigioco ricorda molto Mortal Kombat (ovviamente in modo estremamente semplificato) con delle statuette, dove ogni personaggio ha delle proprie statistiche. Si premono dei tasti in sequenza, attaccando l'avversario mentre si schivano gli attacchi nemici fino al momento in cui si effettuano dei colpi critici per poi mettere KO l'avversario. Personalmente non l'ho trovato molto entusiasmante sebbene abbia sempre apprezzato l'esistenza di minigiochi all'interno di un gioco.
Technical overview
Il setup utilizzato in questa recensione comprende un AMD Ryzen 5 3600x con 32GB di RAM DDR4 a 3200MHz ed una (old but gold) Nvidia GTX 1060 6 GB. Per quanto riguarda il comparto grafico, non ho subito cali di framerate anche nelle scene dove vi erano molti oggetti e VFX da renderizzare, ergo, il gioco sembra essere molto stabile. Non ho notato, inoltre, la presenza di bug/glitch ( o quantomeno, nulla di menzionabile). Ottimi anche doppiaggio e musiche di gioco, perfettamente in tema con l'animo scanzonato della saga madre.
Verdetto
New Tales from the Borderlands richiama molto lo stile della ormai defunta Telltale games, senza però mai raggiungere il loro stesso standard. Per giocarvi non è necessario aver giocato al primo capitolo, Tales from the Borderlands. Il fattore più 'frustrante' (passatemi il termine) è che ho trovato molto più interessanti i personaggi secondari, come ad esempio guardie e robots, che quelli principali, con i quali spenderete al più 5 minuti del vostro tempo.
6.7Voto KotaWorld.it8Grafica4Gameplay8Ottimizzazione