Caravan SandWitch, sviluppato da Studio Plane Toast e pubblicato da Dear Villagers, è un'avventura esplorativa che offre ai giocatori un'esperienza accogliente e contemplativa in un mondo semi-open world. Ambientato in un futuro post-apocalittico, il gioco ci invita a esplorare un pianeta desertico chiamato Cigalo, un tempo verde e rigoglioso, ora devastato dall'eccessivo sfruttamento umano. Con un forte accento sull'inclusività e la sostenibilità ambientale, Caravan SandWitch propone una narrazione toccante e priva di conflitti violenti, dove la comunità e la collaborazione tra diverse specie e robot diventano il cuore dell'esperienza. Lanciato su PC, PS5 e Nintendo Switch, il gioco si distingue per la sua ambientazione fantascientifica ispirata alla Provenza (Provencepunk?), e per un gameplay che incoraggia l’esplorazione e la risoluzione di enigmi senza la pressione che caratterizza altre produzioni simili.
Un deserto tra speranza e rinascita
Uno degli aspetti più affascinanti di Caravan SandWitch è l’ambientazione di Cigalo, un pianeta devastato dalle attività umane e trasformato da un rigoglioso mondo verdeggiante in una landa desertica. Questo scenario post-apocalittico non assume toni drammatici o oscuri, ma si sviluppa in un contesto sereno e riflessivo. Il gioco esplora gli effetti della distruzione ambientale e le sue conseguenze attraverso le storie e le esperienze dei personaggi che popolano il mondo, offrendo una narrazione incentrata sulla sostenibilità e sulla ricostruzione.
La trama si concentra sulla ricerca di nostra sorella, scomparsa ormai da tempo: un mistero che si svela progressivamente con l’avanzare dell’esplorazione. Durante il viaggio, il giocatore interagisce con varie fazioni, tra cui i Reinetos, una specie aborigena presente prima dell'arrivo degli umani, i robot lasciati indietro dopo la fuga dal pianeta della maggior parte dell'umanità, oltre ai pochi esseri umani rimasti. Tutti coesistono in una fragile armonia all'interno di un ambiente ostile, e le interazioni con loro rivelano frammenti del passato e del presente di Cigalo.
Caravan SandWitch mi ha ricordato un titolo che ho recensito qualche mese fa, Pacific Drive, soprattutto per le meccaniche di gioco legate allo spostarsi in un mondo di gioco ostile a bordo del proprio fidato mezzo di trasporto. Certo, qui non guidiamo una sedan estremamente fragile, non ci inoltriamo in un mondo inquietante popolato da anomalie potenzialmente letali, l'esperienza di gioco è insomma molto meno ansiogena. Infatti, nonostante la devastazione del mondo, il messaggio centrale del gioco è uno di speranza. La narrazione non si concentra sulla distruzione, ma piuttosto sulla capacità delle comunità di sopravvivere, adattarsi e collaborare. Caravan SandWitch racconta così un viaggio di scoperta collettiva, con un forte accento sulla cura per gli altri e per l'ambiente.
La vita su Cigalo è semplice: nessun combattimento, nessuna morte, nessun timer, solo voi, il vostro furgone e un mondo alieno da scoprire, seguendo il filo di un legame di sangue che nemmeno anni di distanza sono riusciti a spezzare.
Sweet world, eternal summer
Caravan SandWitch si distingue per l'assenza di elementi tradizionali di un gioco post-apocalittico come combattimenti, difficoltà nella gestione delle risorse e chance di sopravvivenza sempre in bilico . In un'epoca in cui molti giochi pongono il giocatore sotto costante pressione, questo titolo offre un'esperienza rilassante. Non ci sono nemici da sconfiggere o situazioni di vita o morte da gestire; il gioco si basa principalmente sull’esplorazione, sulla risoluzione di enigmi ambientali e sull’interazione con i vari personaggi per proseguire nella main quest e nelle eventuali quest secondarie.
L'elemento centrale è il nostro van personalizzabile, che si evolve durante il corso dell’avventura, permettendoci non solo di esplorare gli immediati dintorni di Estello, il principale insediamento umano, ma anche di spingerci oltre, ottenendo l’accesso a nuove aree e rovine remote. Queste modifiche al veicolo aggiungono anche un senso di progressione piacevole e tangibile, anche se abbastanza pilotato.
L'esplorazione del mondo di Cigalo è piacevole e ben calibrata. Nonostante il gioco sia semi-open world, non ci si sente mai persi o sopraffatti, viste peraltro le dimensioni contenute. Gli ambienti sono ricchi di dettagli e molto vari, con rovine antiche, deserti sabbiosi e piccole comunità a rendere il mondo di gioco vario in tutto e per tutto. Ogni luogo ha la sua storia, e parlando con i personaggi che incontri, si impara di più riguardo l'impatto che la colonizzazione e lo sfruttamento umano delle risorse hanno avuto sul pianeta e su come le diverse fazioni abbiano affrontato la catastrofe ambientale. Ogni NPC che incontriamo ha una propria personalità, e molti di loro avranno missioni o richieste che ci incoraggeranno a esplorare ulteriormente il mondo, purtroppo costringendoci a un backtracking talvolta eccessivo.
La risoluzione degli enigmi è un’altra componente importante del gameplay. Molti di questi enigmi ambientali richiedono di utilizzare il van e i suoi potenziamenti in modo creativo, ma senza mai davvero rappresentare un ostacolo vero e proprio alla prosecuzione dell'avventura: gli enigmi non sono infatti mai troppo complessi o frustranti, e si inseriscono perfettamente nel ritmo rilassato del gioco, che vuole essere adatto a un pubblico di giocatori più vasto possibile. Ogni enigma risolto ci avvicina alla verità sulla scomparsa di nostra sorella e al mistero della SandWitch, una figura leggendaria che si dice abbia un legame con le sorti di Cigalo. Ci vorranno una decina di ore circa per venirne a capo, una durata che potrebbe sembrare breve, ma che ben si sposa con i ritmi compassati che caratterizzano l'esperienza di gioco.
Tecnicamente parlando
Abbiamo provato Caravan SandWitch sulla seguente configurazione:
AMD Ryzen 7 3700x @ 3.60 GHz
Gigabyte RTX AORUS Master 3080 Ti 12Gb
Corsair Vengeance RGB RT 32GB DDR4 3600MHz
Monitor LG 34GN850 a risoluzione 3440x1440 (21:9)
L'estetica di Caravan SandWitch mi ha colpito fin dal reveal trailer: l'ispirazione provenzale, la palette di colori pastello, i paesaggi desertici vasti e mozzafiato, dove cieli aranciati e rovine emergono dalle sabbie creando un senso di meraviglia costante. Anche i personaggi e le creature che si incontrano sono disegnati con cura, ognuno con un design distintivo che riflette la loro cultura e il loro passato. Il design del veicolo e le opzioni di personalizzazione non sono sicuramente da meno, permettendoci, man mano che progrediamo nel gioco, di dare un tocco personale alla nostra vettura, rendendola non solo uno strumento utile, ma anche un simbolo del nostro viaggio e della nostra crescita.
La colonna sonora, composta dall’artista Antynomy, è perfetta per il tono del gioco. Il singolo “Pensée Dérobée”, pubblicato in concomitanza con il gioco, è un assaggio della bellezza musicale che accompagna l’intera avventura. Le melodie sono rilassanti, con un tocco etereo che si adatta perfettamente alla natura meditativa dell'esplorazione. Ogni area del gioco ha il proprio tema musicale, che aiuta a costruire l'atmosfera e immerge ulteriormente il giocatore nel mondo di Cigalo. Non c'è doppiaggio da segnalare, ma questo funziona piuttosto bene in Caravan SandWitch. I personaggi si esprimono attraverso suoni distinti, che accompagnano i dialoghi nelle bolle di testo. Gli effetti sonori, come i piccoli "beep" e "boop" durante l'interazione con gli oggetti nel mondo di gioco, sono inseriti in modo discreto ma efficace, catturando l'attenzione senza risultare invadenti. Non è purtroppo presente la localizzazione italiana.
In conclusione
Caravan SandWitch è un’esperienza unica che riesce a distinguersi grazie alla sua atmosfera contemplativa, la trama accogliente e le sue meccaniche di gioco rilassanti. In un panorama videoludico spesso dominato da azione frenetica e sfide opprimenti, questo titolo offre un rifugio pacifico dove il viaggio e la scoperta prendono il posto della competizione e della sopravvivenza estrema. La sua estetica ispirata alla Provenza, il messaggio di speranza in un contesto post-apocalittico e l'accento sull'inclusività e la collaborazione tra comunità diverse rendono il gioco non solo piacevole, ma anche significativo. Nonostante alcune piccole imperfezioni, come il backtracking a volte ripetitivo o la mancanza di una localizzazione italiana, Caravan SandWitch rimane un’avventura da non perdere per chi cerca un titolo diverso, incentrato su esplorazione, o cerca semplicemente un titolo con cui rilassarsi. La cura per il dettaglio artistico, accompagnata da una colonna sonora eterea, trasforma ogni momento trascorso su Cigalo in una piacevole scoperta.
7.8Voto KotaWorld.it8Grafica7Gameplay8.5Ottimizzazione