Premessa: non sono un amante incallito dei giochi open-world (quelli che mi sono piaciuti si contano sulle dita di una mano – per inciso Red Dead Redemption 2 e Cyberpunkt 2077) né dei vari universi in cui scorazzano i supereroi (Marvel e DC fondamentalmente), ma Gotham Knights (per chi dovesse essere nato tra ieri e l’altro ieri, trattasi di un gioco basato su Gotham city, famosa per essere la città protetta da Batman) non mi sta per nulla dispiacendo.
Anzi, se devo essere completamente sincero, ci sono in generale proprio pochi giochi che riesco a “sopportare” fino alla fine tra tutti quelli che mi vengono assegnati e questo qui è uno di quelli che vorrei davvero bat-tere. Questa è la bat-tuta (inception!) che di solito contraddistingue il lettore ingegnere, cioè quello che adesso sta ridendo e continua a leggere, da tutti gli altri che potrebbero aver preso a tastierate lo schermo.
Sviluppatore ed editore di Gotham Knight è anche l’azienda stessa che detiene i diritti per svariati film sull’uomo-pipistrello: Warner Bros (per essere più precisi, lo sviluppatore è Warner Bros. Montréal) e beh… la qualità di un “tripla A” che produce film si rispecchia anche sul videogioco: i cui modelli, animazioni e mondo di gioco vengono messi in scena con un talento eccezionale.
Tanto per farmi un’idea, ho tentato di giocare qualche minuto ad impostazioni ultra-megagalattiche (ray tracing acceso, ecc…) e… beh, la grafica è davvero tanta ma tanta roba. Piccola nota dolente, ahimé, è rappresentata dal fatto che ad una piacevolezza ottica incredibile, debbano corrispondere delle risorse di sistema high-end, ma questo non è tanto un problema del titolo nello specifico, perché l’ottimizzazione della grafica è gestita tutto sommato in maniera notevole.
Notevole, si, per carità, ma purtroppo non senza alcun difetto: da quanto ho letto in giro, più o meno l’intera community si lamenta di fastidiosi fenomeni di stuttering o come si suol dire “frame lag”. Per quanto mi riguarda, il problema è stato ridotto ad un minimo accettabile con ridimensionamento della qualità grafica, installazione nuovi driver e forzatura delle DirectX 11. Ma adesso sto divagando in tecnicismi, per cui torniamo a bomba sulla ciccia.
Batman muore.
Non è uno spoiler, ma il gioco comincia proprio così. Non mi chiedete della storia, giacché io non sono un seguace delle varie saghe, ma vi invito a godervi un ottimo filmato di preludio nel quale accade il fattaccio. Reduci del disastro, rimangono a Gotham i suoi amici supereroi più fedeli: Batgirl, Nightwing, Cappuccio Rosso e Robin. Codesti sono i nostri cavalieri di Gotham, nei panni dei quali si potrà giocare, immergendosi nella notte perenne (in realtà il gioco si divide in sessioni di pattugliamenti notturni) di una città allo sbando, da “raddrizzare” a colpi di manganellate, bastonate o… proiettili e ceffoni, a seconda del personaggio che abbiate deciso di giocare (e che può in qualsiasi momento essere cambiato, un po’ come in GTAV).
Dipendentemente dal “vigilante” scelto, il gioco stesso acquisirà sfaccettature leggermente differenti: ci sarà la possibilità di scoprire qualcosa sulla lore di chi state giocando, alcune missioni saranno differenti e senza dubbio lo stile di gioco sarà completamente stravolto. Non parlo solamente delle varie caratteristiche dei personaggi e delle animazioni, ma di come il combattimento con i vari nemici cambi davvero parecchio a seconda che si scelga l’uno o l’altro “cavaliere”.
Era dunque ovvio che Warner Bros concepisse un sistema a livelli che premiasse con punti abilità da spendere in skill-tree caratterizzati per questi stili diversi. Batgirl, ad esempio potrà livellare le proprie doti da hacker, mentre Cappuccio Rosso potrà potenziare gli attacchi a distanza con le sue pistole.
Come ogni open-world che si rispetti, anche Gotham Knight non è semplicemente un gioco in cui si va in giro e si picchia tutto quello che si muove: esistono missioni primarie, secondarie e crimini premeditati da fermare.
Le missioni primarie sono praticamente quelle che consentono di progredire con la storia principale, quelle secondarie porteranno a confrontarsi con acerrimi nemici di Batman, come Harley Quinn o Clayface; e infine quelle che potremmo chiamare “terziarie”, che ci permettono di sbloccare le secondarie o ci ricompenseranno con alcuni premi come equipaggiamento o materiali rari con cui creare a nostra volta l’equipaggiamento di cui sopra.
È possibile equipaggiare tre classi di oggetti per i vostri supereroi: un costume, un’arma corpo-a-corpo ed un’arma a distanza. Questi possono anche essere ulteriormente customizzati tramite l’applicazione di schemi di colori (anch’essi sbloccabili con le varie missioni). Tale modifica è possibile anche sulla Bat-Motocicletta che sarà il vostro principale mezzo di locomozione in città, oltre al rampino con il quale muoversi tra i palazzi a mo’ di uomo-ragno.
La storia di Gotham Knights è interessante, ma ancora di più lo è se si gioca in cooperativa: condividere la sessione di gioco con un amico è possibile, ma non in cross-play. Il sistema prevede infatti una modalità di multiplayer cooperativo che dà davvero molta soddisfazione.
Devo dire di non aver capito ancora come e se il VOIP funzioni, anche perché, specie nelle partite di sconosciuti, non è facile esprimersi ad emote, ma per ora mi concedo il beneficio del dubbio che sia io quello non in grado di farcela.
Qui sopra e qui sotto potete vedere due screenshot scattati in modalità foto (le frecce numerate sono inerenti all'illuminazione selezionata), davvero ottima per chi volesse condividere o creare contenuti.
Inutile dire che noi di Kotaworld abbiamo provato la versione PC (su Steam, ma anche Epic lo ha in listino), ma il titolo di Warner Bros è disponibile anche per Playstation 5, Xbox Series X ed S e come tutti i cross-platform o quasi, ne consiglio il gioco con il gamepad, pena una complessità di tasti davvero invivibile. Ah, da buon AAA che si rispetti, aspettatevi di essere bastonati non solo dai nemici di Gotham, ma anche da un prezzo abbastanza altino!
9Voto KotaWorld.it10Grafica9Gameplay8Ottimizzazione